Per i cagliaritani da metà luglio portare un fiore sulla tomba di un loro caro sarà più facile.

Il Comune ha deciso di installare nei tre cimiteri dei "totem elettronici" in grado di fornire tutte le indicazioni per trovare al punto esatto in cui sono sepolte i defunti.

Un'operazione che, nel cimitero di San Michele, sarà semplificata dalla nuova toponomastica del camposanto.

NOVITÀ AL CAMPOSANTO - I totem elettronici, dal valore di poche alcune migliaia di euro, sono già nei magazzini del Comune e presto verranno posizionati agli ingressi dei tre cimiteri cagliaritani: San Michele, Bonaria e Pirri.

"Utilizzarli sarà davvero semplice", afferma l'assessore agli Affari generali, con delega ai Cimiteri, Danilo Fadda.

Sarà sufficiente digitare nome e cognome del defunto e, dopo pochi secondi, sulla schermata del video comparirà la scheda cimiteriale, con tutti i dettagli del defunto: data e luogo di nascita, data, luogo e ora del decesso e, infine, il cimitero e la posizione esatta in cui si trova la salma o l'urna cineraria.

"Un servizio molto importante per i cagliaritani", afferma l'assessore Fadda.

Nel sistema elettronico (disponibile anche on line all'indirizzo www.cimitericagliari.it/free_ricerca.asp ) sono stati inseriti circa 110 mila dati relativi ai defunti: 70mila tumulati a San Michele, 15mila a Bonaria, 5mila a Pirri e 20mila inumazioni.

TOPONOMASTICA E FORNI - Nel cimitero di San Michele la ricerca dei defunti diventerà ancora più semplice grazie alla nuova toponomastica.

"Nel 2015 il Comune ha promosso un'iniziativa on line tra i cagliaritani sulla scelta dei nomi per intitolare i viali, le logge e i campi del più grande cimitero della città", aggiunge Fadda.

"Recentemente la Commissione addetta a questa materia ha deliberato di intitolarli con 30 nomi legati ai venti e ai fiori".

Presto nel camposanto verranno apposte le targhe con viale della Mimosa o del Lentischio, campo dei Mirti o delle Ginestre.

"Sempre a San Michele, entro i primi mesi dell'anno prossimo, entrerà in funzione il secondo forno crematorio", dichiara l'assessore.

"Potremo soddisfare la crescente richiesta di cremazioni: siamo passati dalle 50 all'anno del 2011 alle attuali 1000".

Qual è il motivo di questa scelta? "Il primo è certamente economico: la cremazione costa mille euro in meno rispetto a una normale sepoltura. Determinate - spiega Fadda - anche il nulla osta della Chiesa a una pratica prima osteggiata".

Un numero destinato a raddoppiare con il nuovo impianto.
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