"No al ricorso straordinario proposto da Alberto Stasi": la richiesta è del sostituto procuratore generale della Cassazione, Roberto Aniello, durante l'udienza a porte chiuse che si è svolta davanti alla prima sezione penale della Corte.

Oggetto del contendere, che vede da un lato il giovane condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, e dall'altro il procuratore e gli avvocati di parte civile, la richiesta in cui Stasi chiede che venga rivista la sentenza di condanna.

Il punto in discussione riguarda una ipotetica "svista" da parte della Cassazione, che non avrebbe inserito nell'appello bis la testimonianza di 19 persone che, a detta dei legali del condannato, sarebbero fondamentali.

Per l'accusa, invece, non si tratta di testi importanti per la decisione definitiva e quindi nessun diritto di Stasi è stato leso, come invece sostengono i legali, che chiedevano la revoca della sentenza per un "errore di fatto".

Ora la decisione spetta ai supremi giudici.

(Redazione Online/s.s.)

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