Un nuovo cambio in Giunta, la legge Urbanistica che contrappone due disegni di legge targati Pd e una coalizione da ricostruire.

Passaggi chiave di un'estate che si annuncia rovente per la maggioranza e soprattutto per i Dem, impegnati anche a evitare nuove rotture interne sulla divisione dei ruoli nel partito.

Alla direzione regionale, convocata lunedì prossimo per la nomina della segreteria, potrebbe arrivare il veto dei soriani sul vicesegretario unico.

LA STAFFETTA - Archiviata la sostituzione di Paolo Maninchedda ai Lavori pubblici, con l'ingresso del tecnico Edoardo Balzarini, per il presidente Pigliaru c'è giusto il tempo di rifiatare, prima di affrontare l'imminente addio di Massimo Deiana ai Trasporti.

Con un biglietto in tasca per la presidenza dell'Autorità portuale (forse già in settimana il decreto di Gentiloni) si libera un posto occupato dall'area Popolare-riformista.

Questa componente ritiene che il sostituto debba essere scelto in casa, con una staffetta tra Deiana e, con tutta probabilità, il gallurese Carlo Careddu.

Ma non è così semplice perché i renziani e una buona fetta dell'area Cucca non approvano questa soluzione. In ballo c'è un discorso complessivo di equilibri di poteri e nomine da rimettere in discussione.

A partire dalla presidenza dell'Arst, ora in capo a Franco Marras.

LA SEGRETERIA - La scelta della soriana Lalla Pulga alla presidenza dell'assemblea rientrava in un pacchetto che destinava il vicesegretario unico ai Popolari-riformisti, con la scelta che potrebbe ricadere su Pietro Morittu, attuale collaboratore di Massimo Deiana.

Nelle ultime ore, però, sembra che proprio Soru, attraverso i suoi fedelissimi, stia mandando segnali contrari a questa soluzione.

Il segretario Cucca non si sbilancia e ribadisce la necessità di "trovare tutti insieme le soluzioni ed evitare strappi".

Ma la grana c'è ed è grossa perché, se saltasse l'accordo, potrebbe saltare la maggioranza nel partito, con i Popolari-riformisti in uscita.

DOPPIO TESTO - E a ritrovare l'armonia non aiuta la discussione sulla legge urbanistica, soprattutto dopo l'annuncio, da parte dello stesso Soru, di una contro-proposta di legge rispetto a quella della Giunta.

Per questo motivo è probabile che il partito corra ai ripari e prima delle vacanze estive venga riunita la direzione regionale per discutere di urbanistica ed evitare nuove rotture.

ALLEATI - I partiti della coalizione osservano le vicende in casa dem e si preparano ad affrontare questi venti mesi di fine legislatura.

Il Partito dei sardi, dopo l'addio di Maninchedda e l'invito a considerare più concretamente le tematiche indipendentiste, aspetta un segnale dagli alleati.

Il segretario Franciscu Sedda guarda con favore all'apertura al dialogo da parte di Cucca, anche se poi resta da verificare se ci sia "il coraggio di porre il diritto dei sardi davanti a tutto. Questo perché dal congresso del Pd non è scaturita un'idea di Sardegna", dice Sedda.

I tentativi di rilanciare le politiche indipendentiste ci sono stati, ma spesso i partiti "si chiudevano a riccio".

Matteo Sau

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