Dalle temperature di fuoco con tanto di allarme siccità agli acquazzoni e le grandinate, tutto nel giro di una manciata di ore.

È quello che è successo un po' ovunque nel Nord Italia, che questa mattina si è svegliato sotto il diluvio: i meteorologi hanno parlato di 300mila fulmini in 12 ore.

È arrivata la pioggia su Milano, così come nel Bergamasco colpito anche dalla grandine, e nel Bresciano, dove una tromba d'aria ha distrutto il tetto di una palestra a Monticelli Brusati.

Piogge e frane anche in Trentino, in particolare a Bolzano cantine, garage e vani ascensore si sono completamente allagati.

Nel Vicentino particolarmente colpito il paese di Enego, dove un fiume di fango ha invaso le strade del paese. Nel Trevigiano invece si parla di chicchi di grandine grandi quanto palline da ping pong.

In Friuli Venezia Giulia i volontari della Protezione Civile sono intervenuti in una sessantina di comuni: allagamenti, edifici scoperchiati da forti raffiche di vento, rami e alberi caduti sulle auto in sosta.

E gli agricoltori, che ancora stavano facendo la conta dei danni causati dalla siccità, sono ora alle prese con quelli causati dal maltempo.

Dalla Lombardia al Veneto la grandine ha distrutto campi di mais, divelto serre di ortaggi e fiori, rovinato vigneti di Prosecco. E l'acqua non ha scalfito lo stato di grave siccità in cui versano i campi, perché per poter essere assorbita deve cadere in modo continuo e non violento, spiega Coldiretti.

(Redazione Online/L)
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