Cento milioni di euro per i porti e le dighe della Sardegna.

La Giunta regionale ha presentato oggi i due piani di intervento, approvati durante l'ultima riunione dell'esecutivo.

Si tratta della ripartizione delle risorse attribuite dal Patto per lo sviluppo della Sardegna, e serviranno per finanziare i cantieri, alcuni già programmati, altri in corso di progettazione.

La fetta più importante, di 31 milioni di euro, andrà alle infrastrutture del Sulcis.

Nel dettaglio, verranno finanziati i porti di Sant'Antioco (12 milioni), Calasetta (7 milioni) Carloforte (5 milioni) e Bugerru (7 milioni).

Riceveranno finanziamenti anche i cantieri (la progettazione è già iniziata) di Perd'e Sali, Stintino, Porto Corallo, Cannigione, La Caletta, Santa Maria Navarrese e Alghero.

Alcuni contributi saranno destinati agli interventi di ripristino danni nei porti di Castelsardo, Isola Rossa e Porto Corallo.

Previsti anche 3,2 milioni di euro a favore dell'autorità portuale. Altri 50 milioni serviranno per le dighe sarde.

Circa 28 milioni per gli interventi di riqualificazione funzionale delle opere di sbarramento,11,5 milioni per la messa in sicurezza e la dismissione delle dighe, 10,5 per gli interventi di messa in sicurezza delle dighe del Sistema idrico multisettoriale regionale.

I due piani sono stati presentati dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, insieme al vicepresidente Raffaele Paci e al neo assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini.

Sulla nomina di quest'ultimo, Pigliaru ha chiarito: "Non si tratta di una delega a tempo".
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