È il 29 febbraio del 2004, una fredda e piovosa notte invernale. La giovanissima Elisa Deiana di Selargius sta rientrando da una festicciola fra amici e si trova a bordo di un’auto con altre ragazze: improvvisamente, in via Torricelli a Cagliari, la vettura sbanda sull’asfalto viscido, e lì succede tutto.

I genitori Alberto e Paola hanno appena il tempo di rendersi conto di quanto accaduto, che per Elisa non c’è più nulla da fare: i medici del Brotzu di Cagliari chiedono l’eventuale autorizzazione all’espianto degli organi.

Alberto e Paola non ci pensano un istante, e il cuore, il fegato e i reni di Elisa vanno a ridare la vita ad altrettante persone.

Oggi, a 13 anni di distanza da quei tragici fatti, il sorriso di Elisa rivive nella splendida iniziativa della casa di accoglienza per trapianti realizzata dall’associazione "Elisa Deiana Onlus", e che vedrà l’apertura nella primavera del 2018. L’annuncio è degli stessi Alberto e Paola Deiana, dai microfoni di TV2000.

"Elisa era una persona solare, dolce, allegra – spiega la mamma – amava la vita e stare con gli altri. A soli 8 anni in un tema, che ancora conserviamo, interrogata dalla maestra sulla casa dei suoi sogni, aveva semplicemente risposto dicendo che lei la casa l’aveva, e che avrebbe dunque desiderato che la casa dei sogni fosse destinata a chi più ne aveva bisogno".

Oggi quel desiderio di Elisa rivive nel progetto portato avanti da genitori e associazione, e grazie alle donazioni di moltissimi benefattori.

La casa, 400 metri quadri con 6 camere doppie, spazi comuni, lavanderie e cucina e un appartamentino per volontari, che saranno lì 24 ore su 24, verrà aperta a Soleminis. E sarà a disposizione, a titolo totalmente gratuito, dei trapiantati che si recano in Sardegna.

L’associazione Elisa Deiana Onlus è stata fondata l’1 agosto 2004, nel giorno in cui Elisa avrebbe compiuto il suo 21esimo anno di età.

(Redazione Online/v.l.)
© Riproduzione riservata