La Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo ha di nuovo condannato l'Italia per le violenze avvenute durante il G8 di Genova nella scuola Diaz la notte tra il 20 e 21 luglio 2001, ai danni di 42 persone.

"Le leggi italiane non sono adeguate a punire e a prevenire gli atti di tortura commessi da parte delle forze dell'ordine", hanno dichiarato i giudici spiegando inoltre che - per quanto riguarda i fatti avvenuti nell'istituto genovese - è stata rilevata un'ulteriore violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (Cedu).

La carta impone, infatti, il divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti.

Inoltre i magistrati hanno condannato l'Italia anche per non aver punito i responsabili degli abusi nella scuola in modo adeguato.

OCCORRE MODIFICARE LA LEGGE - Il Consiglio d'Europa ha invitato - proprio ieri attraverso una lettera - la Camera dei Deputati a modificare il testo della legge che punisce le violenze commesse da parte delle forze dell'ordine.

Secondo il commissario dei diritti umani, Nils Miuznieks, la sua forma attuale contiene alcuni elementi che sono in disaccordo con quanto prescritto dagli standard internazionali.

IL DDL ALLA CAMERA - E oggi la commissione Giustizia della Camera ha dato l'ok al testo nuovo sul reato di tortura dopo aver votato il mandato al relatore Franco Vazio (Pd), che riferirà sul provvedimento lunedì 26 giugno.

Il testo, che è stato approvato senza modifiche così come licenziato dal Senato, introduce nell'ordinamento italiano il delitto di tortura. A Montecitorio è alla sua quarta lettura.

LA PUNIZIONE INFLITTA AGLI AGENTI:

(Redazione Online/P)
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