Rifiuti di ogni tipo fanno da cornice ai reperti archeologici rinvenuti nell'area del porto commerciale in prossimità dei parcheggi della spiaggia La Marinella a Porto Torres.

Vasche rivestite in malta idraulica con resti di condotte per l'acqua e gli scarichi, mosaici e il celebre gladio sono alcuni dei ritrovamenti straordinari fatti nel dicembre del 2015 durante gli interventi dell'Autorità portuale per migliorare la viabilità fra la città e il suo porto civico.

A distanza di un anno e mezzo - nonostante l'allarme lanciato all'Autorità portuale dalla Soprintendenza delle province di Sassari e Nuoro, diretta da Maura Picciau - nessun intervento è stato fatto per la ripresa dei lavori indispensabili per mettere in sicurezza l'intero sito, per consolidare le strutture architettoniche in stato di conservazione precario e per impedire che persone non autorizzate accedano allo scavo.

A questo si aggiunge l'inciviltà di coloro che abbandonano i rifiuti deturpando un patrimonio di certa rilevanza dal punto di vista scientifico per cui non si può escludere la presenza di altri ritrovamenti, attualmente non visibili, facilmente asportabili, che potrebbero essere trafugati.

Un degrado accelerato da accumuli di immondizia presenti anche poco più avanti nei parcheggi La Marinella, privi di raccoglitori per rifiuti che invadono le aree verdi del porto.
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