Stanno per arrivare i soldi che agricoltori e allevatori sardi attendono ormai da tempo.

Almeno stando a quanto dice l'assessore all'Agricoltura Pier Luigi Caria, che dopo un incontro con il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, si è confrontato con i vertici di Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), a cui ha sollecitato un impegno più incisivo e puntuale nel garantire continuità ai pagamenti dovuti all'agricoltura sarda.

"Soprattutto in questi periodi di crisi non si possono dare scadenze che poi saltano - ha osservato l'assessore - mentre migliaia di persone aspettano con pazienza e non possono essere prese in giro".

"Per questo - ha assicurato Caria - nelle prossime settimane il mio impegno maggiore sarà quello di seguire passo passo le scadenze degli impegni presi sui pagamenti".

I PAGAMENTI IN ARRIVO - I primi, quelli già decretati dall'agenzia, sono in accredito nei prossimi giorni. Si parla in totale di 2 milioni 955mila e 525 euro che andranno a coprire i pagamenti di 611 domande. La voce prevalente interessa l'intervento per la difesa del suolo, Misura 10.1, con un milione 651mila euro che andranno a soddisfare 333 domande. Poi gli impegni sull'agricoltura biologica, per un totale di 653mila 929 euro. Sul benessere degli animali, per gli allevatori sono in arrivo oltre 273mila euro a copertura di 147 domande. E poi altre risorse minori su altri tipi di misure.

QUELLI DA DECRETARE - Entro la prossima settimana invece, stando a quanto assicurato da Agea, sarà firmato il decreto per saldare 2200 domande relative al 2015, per un totale di oltre 4 milioni che riguardano la Misura 13 delle indennità compensative per le zone svantaggiate.

VENTI MILIONI A FINE LUGLIO - Altri 20 milioni dovrebbero invece arrivare a fine luglio, per saldare le Misure 10.1 sulla difesa del suolo, e le 11.1 e 11.2 sugli impegni per l'agricoltura biologica. I pagamanti sono coperti per il 48% dalla Ue, per il 36,4% dallo Stato italiano e per il 15,6% dalla Regione Sardegna.

L'auspicio è che tutte queste scadenze vengano rispettate, per dare un po' di ossigeno a tutti quegli agricoltori e allevatori sardi messi in ginocchio dalla crisi, dalle intemperie e dalla siccità.

(Redazione Online/L)
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