Maurizio Tramonte, uno degli imputati al processo per la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974, è stato arrestato a Fatima, in Portogallo, dopo essersi reso irraggiungibile per ore.

Ieri la Corte di Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per lui e Carlo Maria Maggi (per quest'ultimo la pena è stata commutata negli arresti domiciliari, per motivi di salute).

Un verdetto che è arrivato in tarda serata, al termine di quattro ore di camera di Consiglio.

A Maggi, militante neofascista, e a Tramonte, legato ai cosiddetti servizi segreti deviati (Tritone il suo soprannome da informatore) era già stato inflitto il "fine pena mai" dalla Corte d'Appello di Milano, nel luglio 2014, ma entrambi erano in stato di libertà.

Confermate le richieste del pg d'accusa.

Nella strage di piazza della Loggia morirono 8 persone, mentre i feriti furono oltre un centinaio.

(Redazione Online/l.f.)
© Riproduzione riservata