Due cortei, organizzati questa mattina a Roma dalla Cgil per protestare contro la manovra economica che ha riformato i voucher, hanno visto scendere in piazza migliaia di persone, che sono confluite in piazza San Giovanni.

"Il messaggio lanciato da questa manifestazione è che la democrazia va difesa", ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso durante il corteo. "Quando si violano le regole, si creano dei precedenti che ledono il diritto dei cittadini ad applicare l'articolo 75, cioè la possibilità di giudicare le leggi che i parlamenti e i governi fanno''. E poi: ''Noi non retrocediamo, continueremo la nostra battaglia per arrivare alla Carta universale dei diritti del lavoro, perché di precarietà questo paese muore'', ha affermato.

A farle eco ci ha pensato anche Massimo D'Alema che sulla manifestazione di oggi ha detto che è "la giusta risposta del mondo del lavoro alla vergognosa vicenda dei voucher. Alla mortificazione dei diritti dei lavoratori rappresentata dal Jobs Act, il governo ha aggiunto l'insopportabile sopruso di non consentire lo svolgimento del referendum, negando ai cittadini la possibilità di difendere i propri diritti".

Nelle vie della Capitale, a ingrossare le fila del corteo, ci sono anche gli studenti di Rete della Conoscenza, Unione degli studenti e Link Coordinamento universitario, che protestano contro "la vergogna della manovrina". "Siamo in piazza con le lavoratrici e i lavoratori - ha dichiarato Martina Carpani, coordinatrice nazionale della Rete della Conoscenza - perché siamo indignati dall'assenza di democrazia nel nostro Paese. Si continua invece come al solito a fare gli interessi di pochi".

(Redazione Online/m.c.)

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