Polemica infinita a Quartu per arrivare all'approvazione in extremis del bilancio preventivo. Pd e Cinque Stelle diserteranno la seduta di oggi e minacciano il presidente del Consiglio Mauro Contini di rivolgersi alle autorità competenti se porterà avanti i lavori.

Anche per i Riformatori la convocazione di oggi non è regolare.

La maratona in Aula è cominciata domenica scorsa e si è arrivati a mercoledì sera con solo due emendamenti votati su 90. Le minoranze non hanno accettato di continuare i lavori oltre la mezzanotte e il presidente del Consiglio Mauro Contini ha annunciato che la seduta sarebbe ripresa stasera alle 18 in seconda convocazione. Una scelta che è stata duramente contestata al momento e che oggi è formalmente finita nel mirino del Pd e del M5S che annunciano di non voler partecipare al Consiglio delle 18.

"Riteniamo la seduta odierna irregolare e pertanto non vi prenderemo parte – annuncia il gruppo Dem - ci riserviamo di presentare alle autorità competenti le nostre rimostranze sia in merito alle modalità di convocazione della seduta odierna, sia riguardo le irregolarità da noi riscontrate nello schema di bilancio di previsione 2017-2018-2019".

Anche il capogruppo del Movimento Cinque Stelle contesta la decisione del presidente del Consiglio e ha presentato una formale diffida "dal proseguire i lavori in Aula, intendendo nulli e viziati gli eventuali atti deliberati in una seduta di Consiglio non regolare".

Guido Sbandi avvisa Mauro Contini che se porterà avanti la seduta di stasera sarà costretto "a informare le autorità competenti". La capogruppo dei Riformatori Marcella Marini contesta la decisione di Contini perché non avrebbe rispettato le norme: "Riteniamo che si sarebbe dovuto procedere con una nuova convocazione, rispettando i termini dei 5 giorni come previsto dal nostro regolamento".
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