Unico rammarico. La sposa dovrà rinunciare ai tacchi in favore di comode scarpe da trekking. Un piccolo sacrificio per potersi sposare a Punta Lamarmora, sul tetto dell'Isola. Piccola controindicazione: le due ore di marcia necessarie (da Ruinas) per arrivare in cima potrebbero generare ripensamenti. In alternativa l'amministrazione offre ai novelli sposi più comode alternative: da San Vincenzo a Monte Idolo fino ai giardini pubblici di fronte al Municipio.

LA DELIBERA - Il Comune di Arzana ha pubblicato la delibera sulle aree da destinare ai matrimoni e alle unioni civili. I novelli sposi potranno giurarsi amore e fedeltà nel verde dei giardini di fronte al Municipio, sul sagrato della chiesa di San Vincenzo, gioiello tardo medievale, sulla cima di Monte Idolo, all'ombra della statua di San Michele. Nulla osta anche per le celebrazioni a Ruinas, il villaggio nuragico più alto della Sardegna.

IL SINDACO - L'intento dell'amministrazione guidata da Marco Melis è duplice, promuovere il territorio e puntare su un turismo di qualità.

"Abbiamo avuto qualche richiesta, l'idea è quella di dare la possibilità a chi abbia questo desiderio di sposarsi in un luogo particolare. È un modo per rendere singolare il giorno dell'unione, ha una valenza identitaria ed è utile a promuovere il territorio".

PREZZI MODICI - I prezzi, sappiano i colombi, sono popolari: Punta Lamarmora e Ruinas 100 euro, San Vincenzo e Monte Idolo 50 euro, gratis i giardini di Monsignor Virgilio. "Quel che basta per il disturbo dell'ufficiale comunale, il sindaco sul Gennargentu sale gratis perché ha piacere di farlo", conclude Melis.

Consapevoli del pregio e la valenza ambientale dei luoghi concessi a (si spera) visitatori da ogni parte del mondo il Comune impone che lo stato dei luoghi, dopo eventuali brindisi o perfino banchetti, torni ad esser quello di sempre. Ogni singolo coriandolo, bicchiere o bottiglia dovrà essere riportato a casa.

Ogni anno sono centinaia i turisti che scelgono l'Ogliastra per rendere unico il loro matrimonio. Alcuni Comuni, come Tortolì e Gairo, hanno già adottato il regolamento per disciplinare le nozze nei luoghi più affascinanti del proprio territorio. E gli altri, non c'è dubbio, lo faranno.

Simone Loi

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