Pestaggi in caserma e false dichiarazioni sui verbali.

Con queste accuse la procura di Massa Carrara indaga su 9 carabinieri che operavano nella zona della bassa Lunigiana: tre sono finiti ai domiciliari, uno in carcere. Per altri 4 è scattato il divieto di dimora e per un altro la sospensione dal servizio.

Gli episodi nel mirino degli inquirenti sarebbero avvenuti nei mesi scorsi nelle caserme di Aulla e Albiano Magra, entrambi paesi in provincia di Massa Carrara.

E sono in particolare due, secondo quanto emerge da prime informazioni: uno riguarda un cittadino marocchino, presunto spacciatore, che sarebbe stato portato in caserma e pestato fino a farlo finire in ospedale. L'altro una prostituta, che avrebbe subito violenze sessuali.

In entrambi i casi gli uomini dell'Arma avrebbero poi falsificato i verbali.

Il procuratore Aldo Giubilaro parla di "fatti circoscritti" e di un provvedimento preso "con sincero dispiacere".

Tuttavia, spiega il giudice inquirente, "non è consentito in uno stato di diritto come il nostro, che la sola appartenenza a una categoria sociale o a un corpo come l'Arma dei carabinieri, renda immuni da ogni responsabilità e autorizzi persino la commissione di reati".

(Redazione Online/L)
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