Domani mattina alle dieci sarà ricordata la tragedia ferroviaria avvenuta dieci anni fa, esattamente la mattina del 15 giugno del 2007, nella zona di Miuddu, vicino a Birori.

Nello scontro fra due treni sono morti un macchinista, Cosimo Serra, 45 anni, e due passeggeri (Bachisio Arca, 53 anni di Silanus, ed Elisabeth Beaver, di origine svizzera, che era in vacanza in Sardegna) e ci furono anche una decina di feriti.

Per ricordare quella tragedia, i colleghi di Serra mettono a disposizione una carrozza, con partenza alle 9.30 dalla stazione di Macomer, per depositare sul luogo dove è avvenuto l'incidente una corona di fiori.

Il disastro ha fatto avviare una serie di interventi di modernizzazione della linea, che si deve ancora concludere con l'utilizzo di tre nuovi treni (due dei quali già nella stazione di Macomer), che entreranno in servizio a settembre, con la ripresa dell'anno scolastico.

Le cause dell'incidente sono legate al sistema di gestione e controllo del traffico sulla linea. In sostanza il treno passeggeri partito da Nuoro si è scontrato, in una curva di Miuddu, con un altro convoglio partito dalla stazione di Macomer.

Il tribunale di Oristano, con la sentenza del novembre scorso, ha riconosciuto responsabile unico il capostazione di Nuoro, Giuseppe Sanna, 66enne di Macomer, che era l'operatore dirigente della movimentazione dei treni, accusato di disastro colposo e omicidio colposo.

La difesa, con l'avvocato Angelo Battista Marras, aveva però puntato il dito contro l'intero sistema di sicurezza delle Ferrovie della Sardegna. Condannata al risarcimento danni anche l'Arst come responsabile civile.
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