Spunta l'Italia nelle indagini sull'attacco terroristico al London Bridge.

Stando a quanto trapela da fonti di stampa, il terzo attentatore si chiamava Youssef Zaghba, ed era di nazionalità italiana.

Aveva 22 anni, padre marocchino e madre residente a Bologna e convertita all'Islam. Risiede a Bologna anche il fratello, di nome Kaouthar.

Il padre, Mohammed, 55 anni, risulta invece iscritto all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, nella città di Casablanca.

Di tanto in tanto veniva nella Penisola per trovare la mamma.

Nel corso di uno di questi viaggi lo hanno fermato all'aeroporto del capoluogo emiliano nel 2016, mentre cercava di andare in Siria, e lo hanno trovato in possesso di materiale per la propaganda estremista: per questo è stato indagato per terrorismo internazionale, e poi prosciolto.

Tuttavia l'Antiterrorismo non ha smesso di tenerlo d'occhio, e ha registrato negli ultimi mesi diversi passaggi in Italia, tutti viaggi di brevi periodi.

"La nostra intelligence aveva segnalato a quella inglese le circostanze di questo italo-marocchino sospettato di attività terroristica", ha dichiarato il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti.

Nonostante ciò, Scotland Yard ha fatto sapere che "non era persona d'interesse per la polizia e per i servizi segreti".

Sul caso indaga ora anche l'Antiterrorismo di Roma, in collaborazione con la polizia inglese.

Gli altri due complici invece sarebbero Khuram Butt, anglo-pakistano, e Rachid Radouane, di origine marocchina.

KHAN: "LONDRA ANNULLI LA VISITA DI TRUMP" - Intanto, resta aspra la polemica tra il sindaco di Londra, Sadiq Khan, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Il primo cittadino inglese ha chiesto al governo di annullare la visita dell'inquilino della Casa Bianca.

"Non credo che dovremmo srotolare il tappeto rosso per Trump nel momento in cui le sue politiche vanno contro tutto quello che stiamo facendo", ha detto Khan.

Teatro della polemica tra i due era stato Twitter.

"Sette morti e 48 feriti e per il sindaco di Londra 'Non c'è motivo d'allarme'", aveva cinguettato Trump a poche ore dall'attentato.

Pronta la replica del primo cittadino: "È disinformato".

GLI ALTRI ATTENTATORI:

LA TESTIMONIANZA DEI SARDI:

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