Una forma di artrosi grave alle ginocchia la stava costringendo ad una vita di isolamento e di autoesclusione, se non fosse stato per l'intervento providenziale di un ortopedico sardo, Daniele Pili, che ha usato su Stefania Onnis, 53enne di Nurallao, una tecnica del tutto innovativa.

Dopo numerosi consulti e infiltrazioni, la donna si preparava ad una vita da invalida, prima con il deambulatore e poi la sedia a rotelle.

Fino a circa due anni fa non si era mai resa conto della gravità della sua situazione ma le ginocchia hanno cominciato ad apparire sempre più storte, i dolori alla schiena si sono intensificati e il bacino non era più in asse. L'unica possibilità sembrava essere la protesi ma l'età era troppo giovane per sottoporsi all'intervento.

La donna avrebbe dovuto convivere con questa situazione ancora per svariati anni. "Mi vergognavo", racconta Stefania, "ho smesso di partecipare a tutte le attività che svolgevo, poi ho incontrato Pili".

Dopo l'intervento che prevedeva l'applicazione di un fissatore esterno, la donna ha ripreso la voglia di vivere, in paese ha ricominciato a lavorare in oratorio, in parrocchia e aspetta di poter intervenire al più presto anche sull'altro ginocchio.
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