Circa 3.500 lavoratori dell'Ilva hanno accolto con applausi Papa Francesco nel capannone 11 dello stabilimento di Cornigliano, nella prima tappa della visita del Pontefice a Genova.

Nel suo intervento Bergoglio ha parlato della dignità del lavoro, citando l'articolo 1 della Costituzione del nostro Paese: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".

"Togliere il lavoro alla gente, sfruttare la gente è anticostituzionale", ha continuato il Santo Padre.

"A volte si pensa che il lavoratore lavora bene solo perché è pagato, ma questa è grave disistima dei lavoratori. Il lavoratore inizia a lavorare bene per dignità", ha ricordato.

Ha poi parlato ai datori di lavoro, il cui compito è creare occupazione, criticando coloro che sfruttano i lavoratori e agiscono solo in nome del profitto: "L'imprenditore prima di tutto deve essere un lavoratore, nessun bravo imprenditore ama licenziare la sua gente, chi pensa di risolvere problemi licenziando la sua gente non è un buon imprenditore, non deve confondersi con lo speculatore", ha detto.

Bergoglio non ha nemmeno risparmiato un accenno alla politica, che deve agevolare i "buoni" imprenditori: "Qualche volta il sistema politico sembra incoraggiare chi specula sul lavoro e non chi investe e crede nel lavoro. Perché crea burocrazia e controlli partendo dall'ipotesi che gli attori dell'economia siano speculatori?", ha affermato.

Infine, Papa Francesco si è scagliato contro la formula del reddito di base per tutti, perché, ha spiegato, l'obiettivo è "un lavoro per tutti" e non un assegno che non offre la dignità di un impiego.
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