La maledizione degli ascensori di Castello colpisce ancora. "Impianto fermo, ci scusiamo per il disagio": è il destino beffardo impresso nel cartello. In quello piazzato davanti all'impianto di Santa Caterina (l'unico in funzione dei quattro esistenti, almeno sino a ieri mattina). La ciliegina sulla torta, dopo le precedenti puntate della storia infinita.

NUOVO FERMO - Considerando i precedenti, la probabilità che accadesse era alta ma i castellani si sono aggrappati alla speranza fino all'ultimo. Poi la sorpresa, col sottotitolo in inglese "We apologize for the incovenience (Ci scusiamo per il disagio)". Scuse - forse - accettate ma che non cambiano la triste realtà. Perché da parecchio tempo quell'unico ascensore era la sola via di accesso - meccanizzata - per raggiungere il quartiere racchiuso tra le mura. "Non c'è stato alcun guasto, il fermo è dovuto al tentativo di qualcuno di forzare le portine", chiariscono dal Comune. Gli operai stanno intervenendo per ripristinare il servizio", assicurano. Stesso destino toccato in passato alla struttura che porta a piazzetta Mundula. Anzi, dovrebbe. Visto che anche quello è fermo da tempo.

L'IMPRESA - Il progetto per i nuovi ascensori è ancora bloccato: dopo il confronto della settimana scorsa tra gli uffici tecnici, il Comune sta valutando le modifiche richieste dalla Soprintendenza. Le settimane passano, i castellani attendono. E attende pure la romana Marrocco Elevators, l'impresa che si è aggiudicata l'appalto di dicembre. "Siamo all'oscuro di tutto", racconta Mario Marrocco, fratello del legale rappresentante della società a responsabilità limitata che in azienda si occupa di gare e appalti. "Il Comune ci ha chiesto di inviare la documentazione e di prorogare la polizza fideiussoria provvisoria ma da febbraio non abbiamo ricevuto comunicazione né siamo stati informati della fase di stallo", spiega. "Da parte nostra c'è l'interesse che i lavori partano il prima possibile, anzi, siamo a disposizione per cercare di trovare una soluzione".

LE PUNTATE - Ricapitolando: a dicembre - dopo vari rinvii - viene bandita la gara d'appalto che si aggiudica la Marrocco Elevators. Da gennaio l'assessora alla Mobilità Luisa Anna Marras spiega che "sono in corso le verifiche". Poi, a fine aprile, salta fuori il problema. Durante il primo incontro della Conferenza dei Servizi Regione e Soprintendenza esprimono alcune perplessità sul progetto, affidato con procedura diretta ad Alessandro Merici, ingegnere e sindaco di Lunamatrona. "Troppo impattante dal punto di vista paesaggistico", commenta Fausto Martino, il numero uno dei Beni paesaggistici per il Sud Sardegna. La Regione propone la soluzione zero: sistemare gli attuali ascensori e poi far partire un concorso di idee. Interviene il sindaco Massimo Zedda che difende il progetto: "Il Comune ha fatto la sua proposta che ritengo migliorativa dell'esistente, rispettosa del valore del monumento, efficiente e funzionale. Non è tecnicamente ed economicamente più possibile intervenire sull'esistente". Da allora si sono susseguiti due incontri.

INCONTRI - Il primo, del dieci maggio, non è servito. Soprintendenza, Regione e Comune si sono trovate attorno allo stesso tavolo per cercare un accordo. Che non c'è stato. Stesso copione del secondo vertice andato in scena venerdì scorso. Anche in quel caso l'epilogo è stato un nulla di fatto: la Soprintendenza ha chiesto di apportare alcune modifiche al progetto per renderlo "più accettabile". Il Comune pare ci stia lavorando ma i tempi si allungano ancora una volta: secondo gli accordi ci sarebbe dovuto essere un nuovo confronto questa settimana. Ma è stato rimandato. Intanto si è guastato anche l'unico ascensore che portava a Castello. La storia continua.

Sara Marci

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