È iniziato a Taormina il vertice del G7 che ospita i capi di Stato di governo di 7 Paesi: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Canada, Italia, Giappone e Germania.

Dopo la strage di Manchester di lunedì (per la quale oggi è stato effettuato l'11esimo arresto: un 44enne), la lotta al terrorismo è finita al primo posto nell’agenda dei Grandi. Più difficile sarà trovare un’intesa sugli altri temi, dai cambiamenti climatici al commercio internazionale, al centro della “rivoluzione” portata da Donald Trump nei primi quattro mesi alla Casa Bianca.

La città è blindata, con 10mila uomini fra soldati e agenti dispiegati per garantire la sicurezza dei big, e con delle misure straordinarie come il divieto degli ingressi in città e delle barche nel tratto di mare di Taormina.

Quella odierna è la quarta versione consecutiva in formato G7 e non G8: grande assente Mosca, esclusa nel 2014 in seguito all'annessione della penisola di Crimea.

Tanti i temi sul tavolo: dal terrorismo ai rapporti con Mosca, dai migranti alla Corea del Nord, dal commercio alla lotta ai cambiamenti climatici, dalla questione libica ai rapporti con l'Africa.

"Non sarà un confronto semplice", ha sottolineato Paolo Gentiloni.

Sarà una discussione "very robust", ossia molto faticosa e impegnativa, ha detto ai giornalisti a bordo dell'Air Force One Gary Cohn, direttore del National economic council che fornisce consulenza economica a Donald Trump.

In mattinata la cerimonia inaugurale e la foto di famiglia al teatro greco di Taormina, poi la prima sessione di lavoro e discussione all'hotel San Domenico.

MIGRANTI - "È stato raggiunto un buon compromesso per i migranti: si riconosce l'approccio globale al problema, anche a lungo periodo, con il coinvolgimento dei Paesi di origine e la responsabilità condivisa".

È quanto riferiscono fonti diplomatiche italiane che seguono il dossier sull'immigrazione discusso durante il G7. "Il dibattito vero e proprio ci sarà sabato - aggiungono - e non sono emerse grosse diversità di vedute fra i Paesi". Gli americani avrebbero chiesto maggiore attenzione alla sicurezza.

Nella bozza di conclusioni riferita ai rifugiati si legge che: "I governi hanno il diritto sovrano di chiudere le loro frontiere e di fissare delle soglie per i migranti, rispettando i diritti umani".

"Inoltre", riporta il documento, "è necessario, per la sicurezza nazionale e per il benessere economico rafforzare i controlli ai confini e fissare limiti chiari sui livelli di migrazione".

TERRORISMO - I leader hanno firmato il documento sulla sicurezza e lotta al terrorismo.

"Dopo i fatti tragici di Manchester è anche un messaggio di amicizia e solidarietà alla Gran Bretagna", ha dichiarato Paolo Gentiloni. "Dimostriamo così la nostra unità e il nostro impegno contro il terrorismo", ha aggiunto.

ANCORA DIVISI SUL CLIMA - Le discussioni sul clima al G7 sono state intense e non c'è ancora un'intesa su questa questione, come riferito dalla premier britannica Theresa May.

Durante i negoziati a Taormina, ha poi confermato la cancelliera tedesca Angela Merkel, "abbiamo detto chiaramente che vogliamo che gli Usa rispettino l'impegno preso con l'accordo sul clima di Parigi. Ma gli Stati Uniti hanno chiarito di non aver ancora preso una decisione".
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