Continuano gli arresti a Manchester, dopo l'attentato di lunedì all'Arena che ha causato 22 morti e decine di feriti.

Tra le persone finite in manette ci sarebbero anche tre cugini di Salman Abedi, il kamikaze della Manchester Arena.

Lo scrive il The Guardian, spiegando che due dei tre fratelli, Abderahman Forjani e Abdallah Forjani, avevano un negozio da barbiere, il "Fade Away" a Moss Side. Il locale è stato oggetto di un raid della polizia questa mattina.

Sempre questa mattina la polizia ha annunciato un altro arresto nell'area di Moss Side.

SALMAN ABEDI - Sale intanto la polemica sui presunti passi falsi dell'intelligence britannica: secondo il Telegraph Abedi era stato segnalato all'antiterrorismo almeno 5 volte.

Le autorità, spiega il Telegraph, sapevano anche che il padre del kamikaze fosse un militante di un gruppo islamista in Siria, e che lo stesso Abedi avesse stretto rapporti con vari jihadisti britannici.

L'altro ieri il padre dell'attentatore è stato arrestato a Tripoli, così come i due fratelli, uno a Manchester, l'altro in Libia.

Abedi avrebbe parlato al telefono con il fratello minore Hashim 15 minuti prima dell'attentato: secondo quanto rivelato dalla Cnn i suoi familiari erano al corrente del piano omicida.

Nell'appartamento in cui Abedi ha dormito prima dell'attentato, che probabilmente è quello in cui è stato fabbricato l'ordigno, è stato trovato il materiale per costruire altre bombe.

Le autorità britanniche stanno inoltre ricostruendo i viaggi del 22enne libico: da Tripoli a Istanbul, poi a Manchester passando per Dusseldorf, città tedesca da cui sono passati anche l'attentatore di Berlino, Anis Amri, e quello di Bruxelles.

Il giovane sarebbe stato addestrato in Siria e secondo l'intelligence britannica preparava l'attacco da un anno.

DISGELO USA-GB - E dopo le polemiche tra Usa e Gran Bretagna per le informazioni di intelligence diffuse da Washington, arriva il disgelo tra i due Paesi.

Londra è infatti tornata a condividere le informazioni con gli States, ha annunciato Mark Rowley, dell'antiterrorismo britannico.

I colloqui di ieri fra Donald Trump e Theresa May hanno rasserenato gli animi, e oggi il segretario di Stato Rex Tillerson è andato a Londra per incontrare il suo omologo britannico Boris Johnson.

"Ci prendiamo la piena responsabilità per le fughe di notizie e siamo rammaricati per quanto accaduto", ha detto, condannando un rilascio di informazioni che ha definito "inappropriato".

LA FOLLA INTONA GLI OASIS IN RICORDO DELLE VITTIME - VIDEO:

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