"Non se n'era accorto nessuno che stavo prendendo il sole nudo, su uno scoglio a Carloforte, poi è arrivata la motovedetta della Capitaneria, e con il megafono mi hanno urlato 'ehi lei, si metta immediatamente il costume'. Gli altri bagnanti si sono alzati a guardare la scena, ridevano, io ho ubbidito e tolto il disturbo".

Aldo Usai, 63 anni, commerciante cagliaritano, racconta: "Sono naturista da sempre, con mia moglie ogni estate passiamo un paio di settimane in Corsica, da Porto Vecchio in su è pieno di villaggi dedicati a chi ama fare le vacanze in completa libertà, posti splendidi sul mare. Non come in Sardegna dove devi cercare luoghi appartati, sì, c'è tolleranza, se ti beccano o ti denunciano, i vigili al massimo ti fanno rivestire o allontanare, ma ti devi proteggere dai guardoni".

GLI INDIRIZZI - Nell'Isola esiste un solo luogo ufficiale per il nude look, il club Le Peonie, ai piedi del Supramonte di Dorgali. "Siamo un circolo privato associato alla Fenait, la Federazione naturista italiana", spiega la proprietaria, Marisa Murru.

"Tutto è cominciato vent'anni fa, mio marito ed io avevamo un albergo e un ristorante e alcuni nostri clienti stranieri ci chiesero di creare una zona naturista. Il terreno è molto grande, così a 800 metri dall'edificio, con ingresso separato, abbiamo fatto quest'oasi immersa nel verde, piccola, una piscina, le docce, lettini e ombrelloni. L'hotel - che non era per nudisti - ora è chiuso, ma il club continua a funzionare, da giugno a settembre, si entra esclusivamente con la tessera ed è frequentato da olandesi, inglesi, francesi, molte famiglie con bambini o figli adolescenti, che magari sono in vacanza nei dintorni. Di mattina fanno trekking ed escursioni, il pomeriggio vengono a rilassarsi da noi".

Poi ci sono spiagge e calette tradizionalmente frequentate dai nudisti, nate spontaneamente e ovviamente non segnalate. Cala Fighera, storico ritrovo per Cagliari e hinterland, Capo Carbonara a Villasimius, Piscinas (Arbus), Is Arenas (Narbolia), Lido di Orrì (Tortolì), Liscia a Santa Teresa di Gallura e, segnala il blogger e web writer Daniele Puddu, Porto Ferro (vicina ad Alghero) "votata dagli inglesi su Skyscanner tra le più belle spiagge naturiste d'Europa".

L'EUROPA - Dunque, siamo indietro un'era geologica. Mentre Spagna, Croazia, Germania, Francia, Grecia, si sono attrezzate per intercettare questi turisti ecologici, discreti, rispettosi, solitamente di alto livello culturale e benestanti - si calcola un movimento di 20 milioni di persone - con strutture dove si soggiorna, e spesso si mangia, si va al minimarket e si balla la sera in discoteca come mamma ci ha fatto, in Italia una legge ad hoc non è mai passata.

Piergiorgio Massidda, ex senatore di Forza Italia, è tra coloro che ci ha provato (come i Verdi e alcuni del Pd). "Ho presentato una proposta nel 2008, ma non se n'è fatto niente. Io non lo sono", spiega, "ma so che il naturismo ha potenzialità enormi per incrementare i flussi turistici, e la Sardegna si presta alla perfezione, perché ha un'infinità di posti riparati. Chi l'ha fatto ci ha guadagnato, il naturismo non è soltanto stare senza vestiti, è una filosofia di vita che si propone la difesa dell'ambiente e della salute psico-fisica e sociale".

Dunque, in Italia non c'è una regolamentazione, la Corte di Cassazione ha stabilito che la pratica non è reato dove è consuetudine, gli "atti osceni in luogo pubblico" sono stati sostituiti da quelli "contrari alla pubblica decenza", ognuno fa un po' come gli pare, affidandosi al buon senso e all'elasticità mentale dei "tessili" (così sono definiti quelli che il costume lo indossano) e delle forze dell'ordine.

L'ITALIA - Alcune Regioni - Emilia Romagna, Abruzzo, Veneto, Piemonte - hanno legiferato ma, a parte gli spazi privati, per le spiagge servono ordinanze particolari, insomma, "non è così semplice", avverte Roberto Gianpietri, titolare del camping di Lido di Dante (Ravenna) dove il prossimo weekend si terrà il "NatFest", "festa nuda di inizio stagione, variopinta e allegra, inaugurale e propiziatrice". Migliaia di adesioni, pure dalla Sardegna c'è una comitiva in partenza, ma non si è capito "se la concessione per ballare nudi sulla sabbia sarà solo per i giorni della manifestazione o, finalmente, per sempre".

Secondo Tonino Scarpitti, 68 anni, ex dirigente a Palazzo di Giustizia e responsabile dell'Unione Naturisti sezione Sardegna, "qualcuno dovrebbe decidersi sul serio, invece sono tutti d'accordo in teoria, e in pratica non si fa mai nulla. Avevamo contattato diversi comuni dell'Isola, si erano detti disponibili ma nessuno ha concretizzato. Corsica, Canarie, stanno sfruttando a pieno questa opportunità, noi ci abbiamo provato, la nostra associazione ha portato avanti per un po' la battaglia, ma poi tutti dormivano e ci siamo arresi".

Cristina Cossu

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