È arrivato intorno alle 10 a Domusnovas con l'intento di protestare contro la Rwm Italia Spa, la nota fabbrica di esplosivi costola del colosso tedesco degli armamenti Rheinmetall Defence.

Ma Antonello Repetto, 63 anni, militante di "Pax Christi", si è dovuto accontentare di inscenare la propria protesta (non prima di un leggero battibecco avuto con un residente) a 300 metri dal piazzale dello stabilimento per via dello sbarramento predisposto da carabinieri e uomini della Digos.

La cosa non ha fermato il carlofortino che si è comunque piazzato sotto il sole con i propri cartelli fino alle 12.30.

"Chi me lo fa fare? A volte me lo chiedo anch'io ma finisco per rispondermi che seppur le mie iniziative sono una goccia nel mare la mia coscienza di impone di intraprenderle. Bisogna assolutamente riconvertire una fabbrica che produce bombe che hanno causato nello Yemen la morte di 10mila persone e il doppio di feriti in appena due anni", dice.

E ammette di non avere in mente soluzioni per una riconversione credibile per la fabbrica ma questo non lo distoglie dall'obiettivo: "Vendiamo da tempo bombe a Paesi in guerra aggirando la normativa internazionale. È ora di dire basta".

Non sarà l'unica sortita domusnovese di Repetto che promette di tornare anche per aggiornare i dati delle vittime causate dalle bombe domusnovesi. "Me lo impone la mia coscienza di cristiano" ribadisce il battagliero carlofortino.

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