Silvio Cadoni, 106 primavere sulle spalle, se n'è andato appena dieci giorni fa, ma Samassi rimane terra di ultracentenari. Anzi, di ultracentenarie, visto che a guidare la pattuglia della longevità nella cittadina nota per i prelibati carciofi, sono quattro donne: Ines Pittau, che il 19 aprile ha soffiato sulla torta con 103 candeline, e le sue coetanee e amiche d'infanzia Andreina Mancosu e Adelina Boi.

Appena un anno in meno, 102, è invece l'età di Giuseppina (Peppina) Secci, ospite da qualche anno della Casa dell'Anziano di Samassi.

In paese, però, esistono 408 ultraottantenni di cui 80 hanno superato i 90 anni.

"Mia suocera è in discreta salute anche se ormai si sposta solo con l’ausilio di un deambulatore e l’udito non è più quello di una volta", dice Salviano Urracci, avvocato e genero della nonnina samassese che, particolare più unico che raro nel panorama della longevità nell’Isola, abita a solo poche decine di metri dalle sue coetanee: Andreina Mancosu e Adelina Boi.

Strada principale di Samassi dove, lasciata via Cagliari, si entra in corso Repubblica: è qui che le tre vivono, quasi a contatto di gomito. A legarle, oltre alla straordinaria età su bixinau in comune, è l’amicizia da fanciulle e la condivisione della stessa classe scolastica.

"Mia suocera con zia Andreina e zia Adelina, da bambine, sono state amiche e compagne di classe: e ora abitano a poca distanza l’una dall’altra", conferma l’avvocato Urracci, portavoce della lunga vita di cui le tre ultracentenarie possono, naturalmente, raccontare solo con grande difficoltà.

Ines Pittau, Andreina Mancosu, Adelina Boi e Peppina Secci: ecco la squadra delle centenarie, vecchie ed emblematiche come le case campidanesi in ladiri che danno lustro a Samassi, e che le hanno viste nascere, testimoni mute di lunghe, e faticose, esistenze vissute nel difficile equilibrio di gioie e dolori.

Come quelli di tzia Adelina Boi, che nel viso rotondo e roseo porta incisi i solchi dolorosi della morte, prematura, di tre dei quattro figli. Anche Ines Pittau, druciaia tra le più abili a Samassi, ha la sua pietra nel cuore: la morte (nel 1985) del marito Erminio Zara, storico panificatore, che l’ha lasciata sola a salire gli scalini della vecchiaia, fino (per ora) ai 103 anni.
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