Si è avvicinato a una ragazza con una scusa banale, chiedendole che ore fossero.

Poi, quando la giovane ha tirato fuori il cellulare, glielo ha strappato di mano ed è fuggito a piedi.

D.D., 29 anni, astigiano di origine sarda, è stato arrestato dalla polizia a poche centinaia di metri di distanza dal luogo del furto e ora si trova recluso nel carcere di Alessandria.

L'uomo era già stato condannato nel 2011 a 4 mesi da un tribunale militare per aver disertato il reparto della Marina in cui quattro anni prima si era arruolato volontariamente.

Due settimane dopo il furto, avvenuto lo scorso 27 marzo, il suo legale era però riuscito a ottenere l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare grazie a un cavillo giuridico: gli uffici giudiziari infatti non avevano inviato ai magistrati di Torino il fascicolo nei tempi procedurali per l’udienza.

Il 29enne è allora uscito di galera, facendo perdere le proprie tracce.

Temendo però che l'uomo potesse fuggire fuori dall'Italia, il giudice del dibattimento, Federico Belli, ha firmato una nuova ordinanza di custodia cautelare.

Poi l'individuazione del fuggiasco, grazie al segnale dello smartphone, e la condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione.
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