È finito in tragedia nella tarda serata di ieri il concerto della popstar idolo dei teenager Ariana Grande all’arena di Manchester, Regno Unito.

Alla fine dello spettacolo nel foyer si è verificata un'esplosione, che ha provocato morti e feriti tra i presenti al live (migliaia di persone, tra cui molti minorenni e i loro genitori).

MORTI E FERITI - Il bilancio è di 22 morti. Ed è una strage di bambini e ragazzi.

Le prime tre vittime identificate si chiamano Saffie Rose Roussos, Georgina Callander e John Atkinson, hanno rispettivamente 8, 18, 26 anni.

Le persone soccorse e ricoverate negli ospedali sono invece 59, almeno dodici di loro hanno meno di 16 anni. Ci sarebbero anche una dozzina di dispersi.

L'ATTENTATORE - A compiere la strage è stato un kamikaze che si è fatto esplodere dopo lo show: avrebbe indossato uno zaino pieno di bulloni per aggravare il bilancio dell'attacco. Dai corpi di alcune persone ferite sono stati infatti estratti bulloni e dadi.

Il terrorista è stato identificato: sarebbe Salman Abedi, un giovane di 22 anni già noto alle autorità del Regno Unito.

È un cittadino britannico di origini libiche: è nato nel 1994 da Samia Tabal e Ramadan Abedi, arrivati in Inghilterra per sfuggire alla repressione di Gheddafi.

Aveva un fratello maggiore nato a Londra, e un fratello e una sorella minori, entrambi nati a Manchester.

"La nostra priorità è indagare per scoprire se abbia agito da solo o con il supporto di un network più ampio", ha detto il capo della polizia di Manchester Ian Hopkins.

GLI ARRESTI - Sono tre i sospetti arrestati, di cui non sono ancora state rese note le generalità: si tratta di un 23enne a Chorlton, a sud della città, e di altre due persone in altrettanti quartieri di periferia, Whalley Range e Fallowfield, dove gli agenti hanno anche causato un'esplosione controllata.

Proprio a Fallowfield la famiglia del kamikaze avrebbe diversi domicili.

Quello di ieri, oltre ad essere il più grave attentato nel Regno Unito dalle stragi del 2005, è anche il primo in assoluto portato a termine da un cittadino britannico.

I RAGAZZI IN FUGA - VIDEO:

SANGUE AI CONCERTI - I PRECEDENTI:

MINNITI CONVOCA VERTICE ANTITERRORISMO - Mentre la Farnesina ha confermato che non ci sono italiani tra le vittime, il ministro dell'Interno Marco Minniti ha convocato una riunione straordinaria del Casa, il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo.

Presenti anche i vertici delle forze di polizia e di intelligence.

RIPETUTI ALLARMI - Intanto a Londra è stato rinvenuto un pacco sospetto, alla fermata dei pullman di Victoria Station.

La zona è stata evacuata e tenuta sotto controllo per ore, poi l'annuncio ufficiale: "Un falso allarme".

Sempre a Manchester, è scattata l'allerta in un centro commerciale, l'Arndale, dove - riferiscono testimoni - è stata avvertita una forte esplosione.

L'edificio è stato circondato dalle forze dell'ordine, che avrebbero anche fermato un sospetto. Anche in questo caso, dopo gli accertamenti, è cessato l'allarme.

JIHADISTI FESTEGGIANO - Stando a quanto riporta Site, la piattaforma di monitoraggio dell'attività filo-Isis online, molti jihadisti stanno festeggiando la notizia dell'attentato.

"Questo è solo l'inizio", afferma in un video postato su Youtube un sostenitore estremista, sventolando un foglio con la scritta "Manchester, 22 maggio 2017".

E lo stesso Stato islamico ha rivendicato la paternità del sanguinoso attacco. "Quello che verrà dopo la strage di Manchester - si legge in una nota diffusa sul web - sarà ancora più forte e dannoso per gli adoratori della croce e i loro alleati".

LA VEGLIA - In migliaia si sono radunati fuori dal municipio ad Albert Square, nel centro di Manchester, per partecipare alla veglia organizzata dal sindaco Andy Burnham.

I cittadini hanno portato fiori per le vittime, ma anche cibo e bevande per i volontari che ormai dalla scorsa notte sono impegnati nei soccorsi.
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