"Piena sintonia tra le procure di Roma e Napoli e completa collaborazione su tutte le future iniziative investigative".

Si è concluso con questo comunicato congiunto il super-vertice a piazzale Clodio fra le due procure che stanno indagando sull'affaire Consip.

Il procuratore di Napoli Nunzio Fragliasso ha ribadito la costante collaborazione con i pm romani, "con cui non ci sono mai stati attriti".

All'incontro hanno partecipato il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, quello di Napoli Nunzio Fragliasso, e i pm titolari dei vari filoni dell'inchiesta, compreso Henry John Woodcock.

Al centro della riunione ci sono le polemiche sulla conduzione dell'inchiesta, le presunte irregolarità attribuite a un investigatore dei carabinieri, e l'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti di Woodcock che svolse la prima fase delle indagini.

È la prima volta - da quando gli inquirenti della procura di Roma hanno avviato le indagini - che i magistrati della procura di Napoli affrontano la questione che riguarda il comandante dei Noe di Napoli capitano Gianpaolo Scafarto, indagato sia per presunti falsi inseriti nell'informativa sia in relazione al coinvolgimento dei servizi segreti. Inoltre verrà discussa anche l'intercettazione che chiamava in causa Tiziano Renzi.

Del caso è tornato a parlare anche il figlio, Matteo Renzi. "Consip? Non molliamo di un centimetro, vogliamo la verità. E nessun bavaglio alle intercettazioni, anzi. Vogliamo solo che tutti rispettino la legge", ha scritto il segretario del Pd nella sua consueta e-news.

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