In un'intervista al "New York Times" Evan Williams - fondatore di Twitter nel 2006 insieme a Jack Dorsey, Biz Stone e Noah Glass - ha chiesto pubblicamente scusa per il contributo che il social network avrebbe dato all'elezione alla Casa Bianca di Donal Trump.

"È stata una brutta cosa perché senza Twitter molto probabilmente non sarebbe diventato presidente. Mi dispiace", ha dichiarato Williams.

Trump ha oltre 30 milioni di follower e spesso utilizza il suo profilo personale per alcune esternazioni anche su temi importanti di politica estera e interna. Un tipo di comunicazione immediata, che scavalca i tradizionali canali ufficiali.

Alcune settimane fa lo stesso The Donald aveva affermato che la sua presenza su Twitter lo aveva aiutato a conquistare la Casa Bianca.
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