La fotografia dell'Italia e degli italiani di oggi attraverso il rapporto annuale dell'Istat.

Ecco tutti i dati per conoscere e comprendere la situazione nel nostro Paese.

PIL: +0,9%

CONSUMI: +1,2%

POVERTA': +0,4% il datto dell'indicatore di grave deprivazione materiale, passato da 11,5% a 11,9%); le persone a rischio povertà sono il 28,5% della popolazione.

CLASSE DIRIGENTE: la classe dirigente include poco meno di 2 milioni di famiglie (7,2 per cento), per un totale di 4,6 milioni di persone (7,5 per cento).

INVESTIMENTI:

Generale: +2,9% (+1,8% nel 2015)

Mezzi di trasporto: +27,3%

Macchine e attrezzature: +3,9%

Costruzioni: +1,1%

SCAMBI COMMERCIALI: 51,6 miliardi di euro complessivi

EXPORT VERSO L'UE: +3%

EXPORT VERSO MONDO: -1,2%

PRODUZIONE INDUSTRIALE: +1,6%

NASCITE: 474mila nell'ultimo anno (minimo storico). Il numero medio di figli per donna si attesta a 1,34 (1,95 per le donne straniere e 1,27 per le italiane). Il saldo naturale (cioè la differenza tra nati e morti) segna nel 2016 il secondo maggior calo di sempre (-134 mila), dopo quello del 2015, ma è soprattutto la dinamica demografica dei cittadini italiani a essere negativa: il saldo naturale è -189 mila.

MIGRAZIONI ALL'ESTERO: 80mila persone nell'ultimo anno.

GRUPPI SOCIALI: I gruppi sociali più numerosi in Italia sono quelli delle "famiglie di operai in pensione", circa 6 milioni (il 22,7%) e quelli delle "famiglie di impiegati", quasi 4,6 milioni (17,8%).

STRANIERI: al 1 gennaio 2017, i cittadini stranieri residenti in Italia sono stimati pari a poco più di 5 milioni (+2.500 rispetto all'anno precedente), prevalentemente insediati al Centro-nord. La collettività rumena è di gran lunga la più numerosa (quasi il 23% degli stranieri in Italia); seguono i cittadini albanesi (9,3%) e quelli marocchini (8,7%).

ANZIANI:

Al 1 gennaio 2017 la quota di individui di 65 anni e più raggiunge il 22%.

SPORT E SALUTE:

Tra gli uomini oltre uno su due è in eccesso di peso mentre tra le donne il rapporto scende a una su tre.

Dal 2008 al 2016 la prevalenza di eccesso di peso è aumentata nelle famiglie a basso reddito con stranieri (da 39,8 nel 2008 a 46,2% nel 2016) e nelle famiglie tradizionali della provincia (da 44,2 a 48,3%); quote più basse, e in lieve calo, si osservano nelle famiglie della classe dirigente (da 35,8 a 34,9%).

Nel 2016, quattro persone su dieci di 3 anni e più non praticano sport né attività fisica nel tempo libero. Le donne sono più sedentarie degli uomini (43,4% contro 34,8%).
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