Due alberghi sotto i 300 metri dal mare, uno non distante dal Cala di Volpe e l'altro in zona Pevero. Non sarà facile accogliere la richiesta, al momento solo un'idea, di Sardegna Holding illustrata dall'amministratore delegato Mario Ferraro.

La Qatar Investment, che ha già pronto un piano B (ci sono trattative in corso per la cessione di alcuni settori della Costa Smeralda), rilancia e - in vista della legge urbanistica - porta le sue osservazioni "in funzione di ciò che ritiene corretto e utile per dare un impulso allo sviluppo turistico della Costa Smeralda e per garantire la competitività di lungo termine della nostra destinazione".

In cantiere, oltre ai due nuovi alberghi, la riqualificazione del Cala di Volpe. Resterebbe intatta la zona di Liscia Ruia e sarebbero utilizzati volumi residui.

REAZIONI - Già in commissione c'è chi ha fatto osservare che il limite dei 300 metri è difficilmente superabile. Lo ricorda il Gruppo di intervento giuridico in una nota dall'eloquente titolo Il Qatar vada a piantar mattoni nel deserto arabico: "È incostituzionale ogni previsione normativa che preveda nuovi mattoni nella fascia di salvaguardia integrale".

Tra i consiglieri della quarta commissione c'è anche il gallurese Giuseppe Meloni (Pd) che, al di là della questione delle distanze, da valutare, ha accolto con interesse i progetti del Qatar.

"Ampi settori del centrosinistra hanno sempre espresso una posizione ideologica sulle zone f", commenta Meloni: "Una posizione che penalizza la Gallura che è il territorio con più zone F e anche quello in cui si è costruito meglio".

( c.d.r. )
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