Giovanni Di Napoli, detto Nino il Calabrese, considerato il mandante del triplice omicidio del 17 marzo 2014 avvenuto a Palagiano, in provincia di Taranto, è stato condannato all'ergastolo.

Quella notte, lungo la strada statale 106, vennero uccisi a colpi di pistola Cosimo Orlando, la sua compagna, Carla Maria Fornari, e il figlio di lei, Domenico Petruzzelli, di due anni e mezzo, che viaggiavano a bordo di un'auto.

Sul veicolo erano presenti anche altri due bambini, figli della Fornari, di sei e otto anni, che però sono riusciti a salvarsi.

Il movente dell'omicidio sarebbe legato a dei contrasti personali tra Di Napoli e Orlando.

Nella stessa udienza, la Corte d'Assise ha condannato a 4 anni di reclusione Giuseppe Ruffano, imputato per il furto, in concorso con Nino il Calabrese, dell'automobile usata come mezzo di copertura la notte della strage.

Antonio Valente e Antonio Daraio, invece, sono stati condannati a due anni con l'accusa di favoreggiamento nei confronti di Di Napoli.
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