La serata in una casa di Santa Mariedda era iniziata nel migliore dei modi, con una festa di compleanno tra amici. Ma la notte è diventata un incubo, per un ragazzo olbiese di 22 anni, vittima di un presunto sequestro, collegato a un tentativo di estorsione.

Stando alle indagini condotte dal pm Mario Leo e affidate ai carabinieri, il giovane è rimasto per un lungo lasso di tempo in balia di due coetanei, per ragioni che i militari stanno accertando e che riguarderebbero, almeno apparentemente, la disponibilità di una motocicletta di grossa cilindrata.

La vittima, sempre stando alle informative dell'Arma, intorno alle 3,30 di ieri, è stata malmenata, minacciata, costretta a salire a bordo di una Punto e messa nelle condizioni di non poter uscire dall'utilitaria.

CACCIA ALL'UOMO - Le indagini, ancora in corso, hanno già portato all'arresto di Giuseppe Tucconi, 22 anni, di Olbia, fermato dai carabinieri della Stazione di Loiri Porto San Paolo (ieri mattina in servizio nella periferia di Olbia) dopo una serrata caccia all'uomo nelle campagne di Santa Mariedda.

Un altro giovane, già identificato dai militari ma, almeno per ora, non sottoposto ad alcuna misura, avrebbe minacciato la vittima con una pistola e la sua posizione è la più grave nella vicenda. Il ragazzo si è presentato nella caserma di via degli Astronauti a Olbia, accompagnato dai suoi avvocati, i penalisti Guido Datome e Piero Sanna, intorno alle 13 di ieri.

La sua posizione ora è al vaglio del pm, mentre Tucconi, assistito da Paola Puddu e Bruno Cuccu, è stato trasferito nel carcere di Bancali. Per Tucconi è scattato l'arresto in flagranza di reato: il giovane è stato bloccato dai carabinieri, mentre cercava di nascondersi nella campagna della periferia olbiese. Poco dopo il presunto sequestro.

LA LEZIONE - I fatti sui quali lavorano i carabinieri sono questi: dopo la festa di compleanno, i due presunti responsabili della tentata estorsione seguono la vittima a bordo della loro auto e la bloccano, sbarrandole la strada; a quanto pare, dentro l'utilitaria (che ha due sportelli e dalla quale è impossibile scappare) dove viene impartita la "lezione".

Si parla della restituzione di una moto; il ragazzo malmenato e minacciato cede alle richieste dei due, che, però, gli prendono il cellulare.

La vittima riesce ad allontanarsi, probalmente, convincendo i coetanei che avrebbe subito consegnato la motocicletta, ma quando arriva nella sua abitazione, sconvolto, chiama i carabinieri; i militari piombano a Santa Mariedda, Tucconi scappa ma viene acciuffato quasi subito; il suo presunto complice, invece, si presenta in caserma in mattinata.

La storia della moto non sembra convincere i carabinieri. L'inchiesta è in corso.
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