Quattro banconote da 50 euro sventolate e poi buttate sul corpo agonizzante di Emanuele da una donna. "E con queste vatti a curare le ferite". Infine, lo sputo, a opera di un'altra donna.

Questo è l'ultimo oltraggio ad Emanuele Morganti, il ragazzo massacrato di botte e ucciso nella notte tra il 24 e il 25 marzo fuori da una discoteca ad Alatri, nel frusinate.

A rivelarlo agli inquirenti della procura di Frosinone due testimonianze di altrettante persone che quella notte erano in piazza mentre Emanuele veniva picchiato a morte.

Le due ragazze accusate negano: una sarebbe la fidanzata di Paolo Palmisani, l'altra di Michel Fortuna, entrambi finiti in manette per l'omicidio del 20enne.

"Non ho assolutamente sputato su quel corpo, non farei mai una cosa del genere, e quel ragazzo neanche lo conoscevo", ha detto la fidanzata di Fortuna intervistata da "Chi l'ha visto?". Ricorda ben poco di quella sera: "Non so neanche con chi sono andata ad Alatri e con chi sono tornata".

Dopo un mese di indagini molto difficili, sembra si sia squarciato il velo di omertà ad Alatri e Tecchiena, la vicina frazione dove abitava Emanuele, e sono tanti i testimoni (seppur spesso con versioni discordanti) che parlano con il procuratore capo Giuseppe De Falco e i pm Vittorio Misiti e Adolfo Coletta. Il cui primo obiettivo è scoprire il movente di tanta ferocia.

E proprio il gesto dei 200 euro potrebbe aprire due strade in proposito. Un messaggio per dimostrare alla piazza chi comanda? O è stato un piccolo debito a far partire la discussione?

Al momento sono tre le persone in carcere per l'omicidio di Emanuele, quelle che più avrebbero infierito sul ragazzo secondo gli inquirenti: Paolo Palmisani, Mario Castagnacci e Michel Fortuna. Indagati a piede libero Franco Castagnacci, padre di Mario, e i quattro buttafuori della discoteca.

Il primo maggio Emanuele, a un mese dal funerale, verrà ricordato con una cerimonia al cimitero di Frosinone.

E, per dare l'idea del clima che ancora si repira in paese, l'altro giorno, quando Franco Castagnacci si è presentato in comune per sposarsi, a presidiare la zona c'erano i carabinieri.
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