Il piccolo piangeva, così lui - ubriaco - lo ha preso a calci fino a ucciderlo.

È cominciato il processo a Jesus Adan Castillo, 22enne di Blackfoot, in Idaho (Usa), accusato dell'omicidio del figlio della sua fidanzata, Zachary Tendoy, di soli 18 mesi.

I fatti risalgono allo scorso 23 marzo: quella sera Castillo si era sbronzato insieme alla compagna e, dopo che la donna era andata a dormire, avrebbe dovuto badare al piccolo.

Il bambino aveva però cominciato a piangere; per questo Castillo, infastidito, lo ha massacrato di botte.

Solo dopo alcune ore ha chiamato l'ambulanza, rendendosi conto - ha detto - delle gravi condizioni del piccolo.

Davanti alla polizia aveva poi sostenuto che il bimbo aveva provato a scavalcare la recinzione del suo box ed era caduto.

Dall'autopsia è emerso invece che aveva numerose fratture al cranio, danni al cervello, gravi lesioni all'addome e alcune fratture.

"Era come se fosse morto in seguito a un incidente d'auto, travolto da una vettura lanciata a 110 chilometri all'ora", ha affermato un medico del Bingham Memorial Hospital, dove il piccolo è stato trasportato invano la sera del delitto.

Ora Castillo rischia una condanna all'ergastolo.
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