Dopo la festa lo scorso 15 aprile alla casa di riposo dove vive da alcuni anni, Daniele Flore, che a metà mese ha spento le 100 candeline, si prepara ad essere festeggiato a Sorradile, suo paese natale. E per lui sarà davvero un momento speciale.

Domenica, approffittando della Festa degli anziani organizzata dal Comune al centro di aggregazione sociale, per Tzio Daniele è stata organizzata una cerimonia importante. Alla presenza del sindaco Pietro Arca, della cittadinanza, dei parenti e amici, il Generale Giovanni Domenico Pintus, del Comando Militare Esercito Sardegna, consegnerà al neo centenario oristanese il foglio matricolare relativo al servizio trascorso nei ranghi dell'Esercito.

Il prezioso documento raccoglie e sintetizza tutti gli aspetti che hanno caratterizzato l'esperienza militare di Daniele Flore, reduce della Seconda guerra mondiale, spaziando dall'aspetto fisico del giovane ventenne neo arruolato, alle vicissitudini di guerra e di prigionia dello stesso.

Flore, in conseguenza dei fatti dell'8 settembre 1943, visse la triste e dolorosa vicenda di Cefalonia, dove pur salvandosi dall'eccidio fu catturato dai tedeschi e trasferito in un campo di prigionia. Successivamente liberato dai russi, fu trattenuto prigioniero da quest'ultimi.

Chiamato alle armi il 22 maggio 1938, dapprima in forza al 1° Reggimento Genio Terza compagnia minatori partecipa nel giugno del 1940 alle operazioni belliche svoltesi alla frontiera alpino-occidentale. Poi, dal dicembre del 1940 all'aprile del 1941, alle operazioni alla frontiera greco-albanese con la 31esima compagnia artieri e, infine, dal novembre del 1942 all'8 settembre del 1943, alle operazioni di guerra nello scacchiere balcanico, dove fu fatto prigioniero.
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