"Ho sentito i latrati di questo povero animale. Lo avevano trascinato in una via del paese. Dopo qualche minuto, non ha più abbaiato": è questa la ricostruzione di una testimone dell'accusa, nel processo a carico di due uomini, padre e figlio, 76 e 45 anni, di Telti, accusati di aver ucciso un cane a bastonate.

Le contestazioni del pm di Tempio Gianmarco Vargiu riguardano un episodio avvenuto nel centro gallurese qualche anno fa. Stando alla ricostruzione della Procura, il povero animale, legato con una corda e poi colpito ripetutamente con un bastone, è stato soppresso perché abbaiava e perché avrebbe potuto accoppiarsi con le femmine di un allevamento di cani da caccia di razza.

Una delle due persone sotto processo avrebbe confermato al proprietario del cane ucciso di aver provveduto a eliminare l'animale per le ragioni indicate negli atti del pm.
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