Al tappeto, questa volta, sono finiti i bulli. Quelli che Nicola Canu temeva quando era piccolo. E quelli che lui, bambino un po' più timido degli altri, ha sfidato con una reazione più mentale che fisica.

Oggi questo ragazzo sarebbe in grado anche di batterli a suon di pugni, visto che da bambino spaventato dai coetanei prepotenti è diventato un campione vero. Star europea del Muay Thai: a 23 anni ha già affrontato 58 incontri e collezionato 41 titoli. L'ultima vittoria è del 23 aprile scorso ad Iglesias durante l'evento "The night of SuperFights".

Quello più forte è il pugno che ha dato al bullismo?

"Sì. Tutto è iniziato circa dieci anni fa quando anche io, come tanti altri miei coetanei, sono stato vittima di bullismo. Subito mi sono reso conto che in qualche modo dovevo difendermi per evitare di cadere. Così mi sono dedicato a questa disciplina: un mix tra pugni, calci, gomitate e ginocchiate".

E dopo si è sentito più sicuro?

"In un certo senso sì. Diciamo che ho imparato subito a difendermi in caso di bisogno. Ecco perché consiglio a tutti, giovanissimi e non, di imparare alcune tecniche che possono essere utili in determinate situazioni. È meglio farsi trovare sempre preparati".

Poi non ha mai abbandonato questo sport iniziato per necessità: cosa è successo?

"Il ring mi ha travolto nel vero senso della parola. Otto anni fa ho iniziato l'attività agonistica affrontando tantissimi campioni in tutto il mondo, e ora inizio a godermi importanti vittorie. Ho gareggiato in Germania, in Polonia, in Francia, in Belgio e diverse volte in Thailandia dove vado anche per allenarmi. Da quando ho deciso di intraprendere questo sport sono stato protagonista di 52 incontri e per tre volte ho vinto il titolo europeo. Per me è una grande soddisfazione, una bella rivincita".

Qual è la giornata tipo di Nicola Canu, considerato tra i migliori atleti in Europa di questa arte marziale?

"Combatto per circa 4 ore al giorno, o prima o dopo il lavoro, a seconda dei turni. Ora mi sto allenando in una palestra di Iglesias grazie alla collaborazione del mio maestro Alessandro Alias".

I prossimi incontri quando?

"Per scaramanzia è meglio non dire nulla".
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