Lo scoppio di una guerra devastante, visto l'arsenale nucleare a disposizione delle potenze in gioco, è appeso a un filo.

Gli Stati Uniti, dopo aver mandato il sottomarino nucleare Uss Michigan, hanno iniziato ad installare un sistema di difesa missilistica noto come Thaad in Corea del Sud.

La scorsa notte almeno sei camion rimorchio hanno trasportato le parti del sistema che verrà installato a Seongju, nel sud-est del Paese. I ministeri della Difesa di Seul e Washington hanno dichiarato che è nelle loro intenzioni schierare il Thaad il prima possibile, per far desistere Pyongyang dal portare avanti le sue continue provocazioni.

Intanto è mistero sui prossimi test nucleari della Corea del Nord, la cui ultima minaccia agli Usa è arrivata dal ministero degli Esteri: "Taglieremo la gola agli imperialisti americani", recita un comunicato.

Aprile è un mese di ricorrenze per il regime, e c'è ansia per il primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, spesso celebrato con esercitazioni e performance belliche. A Punggye-ri, sito dove Pyongyang sta preparando il sesto test nucleare, quello che potrebbe scatenare la reazione Usa, sono ripresi i lavori di scavo sotto la montagna.

Oggi a Washington si tiene il super-briefing sulla crisi coreana a cui parteciperanno i senatori Usa, il segretario di Stato Rex Tillerson e il capo del Pentagono Jim Mattis.

In questo contesto non possono mancare le mosse di Pechino, che nella notte ha svelato al mondo la sua seconda portaerei, la prima di fabbricazione cinese (l'altra è di produzione russa), e l'ha subito trasferita in mare, intorno alle 3 della scorsa notte italiana.

E il portavoce del ministro degli Esteri cinese, Geng Shuang, ha espresso preoccupazione e ha chiesto a Washington e Seul il ritiro del sistema di difesa antimissile Thaad. Il timore è che il "super radar" possa compromettere i sistemi di sicurezza di Pechino.

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