Aprile si chiuderà all'insegna dell'estremizzazione climatica con ampie e insidiose oscillazioni di temperature concentrate in un ristretto spazio temporale. Archiviata l'intensa invernata, che ha riportato la neve oltre i 1000 metri e i termometri fino ai -7°C delle vallate più interne, l'Isola sarà esposta nei prossimi due giorni a un'avvezione di aria calda sub tropicale proveniente dall'entroterra libico.

Resteranno delusi gli amanti della neve che, nel ponte del 25 aprile, speravano di trovare le vette della Sardegna ancora imbiancate. Il candido manto caduto nei giorni scorsi è ormai già sciolto e le temperature aumenteranno sensibilmente a tutte le quote.

Domani, complice la ventilazione da scirocco che spirerà con raffiche moderate, i valori massimi toccheranno diffusamente i 23°C/24°C con punte di 26°C nelle vallate settentrionali. Più fresco, e con qualche nuvola, sulle coste meridionali dove difficilmente si supereranno i 20°C/21°C.

Mercoledì sarà la giornata più calda della settimana. Nonostante il transito di qualche corpo nuvoloso, per lo più sterile, si andrà ovunque abbondantemente sopra i 22°C con punte di 27°C/28°C sul Campidano e tratti costieri orientali. Si tratterà di una parentesi calda temporanea perché già da giovedì sera potremo fare i conti con una nuova invernata per mano di correnti fredde in discesa dalla Scandinavia che, nel giro di 24 ore, abbasseranno le temperature di 10°C/12°C.

I forti contrasti termici potranno attivare dell'instabilità atmosferica con rovesci temporaleschi sparsi e possibili nuove spruzzate di neve oltre i 1200 metri. Brutte notizie per gli agricoltori che, specialmente nelle zone interne, dovranno fare i conti con nuove e dannose brinate.

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