È di ottanta miliziani uccisi il bilancio degli attacchi dell'esercito afghano - avvenuti nelle ultime 48 ore - contro lo Stato islamico.

Lo rende noto il governo di Kabul, riportando che i raid si sono susseguiti nelle province di Ghor e Nangarhar.

Sembra che anche i nascondigli dei jihadisti siano stati distrutti.

Intanto il numero uno della Difesa, il ministro Abdullah Habibi, e il capo dello Stato Maggiore Qadam Shah Shahim hanno rassegnato oggi le loro dimissioni.

La decisione è arrivata dopo l'attacco sferrato venerdì sera dai talebani contro la base militare di Mazar-i-Sharif, nella provincia di Balkh, costato la vita a 140 soldati.

Per poter giungere all'interno della base, secondo le testimonianze, i militanti hanno superato una serie di posti di blocco: avrebbero dunque ricevuto aiuti dall'interno della struttura militare.
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