"È la migliore vigilia della festa della Liberazione".

Sono le prime parole del ministro degli Esteri Angelino Alfano, che ha accolto questa mattina - assieme alla famiglia - Gabriele Del Grande all'aeroporto Marconi di Bologna.

"Ancora non ho capito perché sono stato fermato - ha detto Del Grande, fermato 15 giorni fa in Turchia, ai giornalisti -. Non mi hanno torto un capello ma sono stato vittima di una violenza istituzionale".

"Considero illegale quello che mi è successo - ha proseguito - perché stavo solo facendo il mio lavoro in un Paese che dovrebbe essere amico".

"Ringrazio tutti - conclude - e rivolgo un pensiero ai giornalisti come me che sono ancora in carcere".

Intanto Alfano mette a tacere il presunto pagamento di un riscatto per la liberazione: "Non dite follie", ha detto ai giornalisti.

ALFANO E IL "RISCATTO":

Stamattina è stato proprio il capo della Farnesina il primo ad annunciare il suo rilascio.

"Del Grande è libero, sta tornando in Italia", ha scritto su Twitter.

"Questa notte il collega ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu mi ha comunicato la decisione. Lo ringrazio".

Il blogger toscano, 34 anni, era detenuto dal 9 aprile in un carcere turco, al confine con la Siria.

Da qualche giorno aveva iniziato lo sciopero della sete e della fame, per poi interrompere solo quest'ultimo.

IL PADRE: "È UN GRAN GIORNO" - "È un gran giorno - ha commentato Massimo Del Grande, papà del regista di 'Io sto con la sposa' -. Mi ha chiamato il ministro Alfano, ci hanno detto che sta bene: l'emozione è fortissima".

IL PREMIER GENTILONI - Anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha parlato con Massimo Del Grande, al quale ha espresso la sua grande soddisfazione per il rilascio del figlio: "Frutto - ha detto - dell'impegno svolto con discrezione e determinazione dalla nostra diplomazia".

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