Saranno la leader di "Front National" Marine Le Pen e il fondatore di "En marche!" Emmanuel Macron a giocarsi la presidenza della Repubblica francese nel ballottaggio del prossimo 7 maggio.

Entrambi candidati a loro modo rivoluzionari, che hanno spazzato via i partiti tradizionali (i gaullisti e i socialisti), per la prima volta nella storia tutti e due fuori dal ballottaggio, ed entrambi con delle storie personali particolari.

Marine Le Pen: La leader anti-Ue e anti-Euro ha 48 anni (è nata a Neully-sur-Seine nel 1968), madre di tre figli, è laureata in giurisprudenza e ha alle spalle due matrimoni finiti male.

Il suo attuale compagno, dal 2009, è Louis Aliot, vicepresidente del Front National.

Nel partito ha raccolto l'eredità del padre Jean Marie, fondatore del Front National.

Lo ha "ucciso" politicamente per ampliare l'elettorato del suo partito e ne ha superato lo straordinario risultato del 2002, quando il Front National ha raggiunto il ballottaggio con il 17,79% dei voti.

Lei è riuscita a raggiungere il 21,59%, il miglior risultato nella storia del partito.

Del 2015 è lo scontro frontale con il genitore, cacciato dal partito per le sue posizioni troppo estremiste. "Jean-Marie Le Pen non deve più potersi esprimere a nome del Front National, le sue affermazioni sono contrarie alla linea fissata", aveva detto Marine, che poi è stata ripudiata dal padre. "Non voglio che porti il mio nome".

Quel nome, però, Marine lo porta ancora, così come ha mantenuto il suo nome originario il partito fondato da papà, che secondo i media francesi è diventato molto simile a un clan familistico.

Prova ne sono, sostengono i media, la vicepresidenza affidata al compago, la nipote Marion con licenza di portare ancora avanti le posizioni estremiste del nonno e il recente scandalo sugli incarichi ai portaborse-amici pagati con i soldi dell'Europarlamento.

Consigliere regionale dal 1998, europarlamentare dal 2004, nel corso della campagna elettorale Marine ha dovuto cedere alle pressioni degli spin doctor, virando su un abbigliamento scuro istituzionale, lei che ama i colori sgargianti.

Guardando al lato umano: la leader nazionalista adora Victor Hugo e la sua serie tv preferita è "Downtown Abbey".

Le sue idee politiche sono ormai note a tutti, in vista del ballottaggio ha contro quasi tutti gli altri competitor sconfitti al primo turno. Ma non necessariamente potrebbe essere un male.

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Emmanuel Macron: Il candidato che conquista la patriottica Francia facendo i comizi con la bandiera Ue in bella mostra di anni ne ha 39 e, in caso di vittoria allo spareggio di maggio, sarebbe il più giovane presidente della Repubblica francese.

Già oggi è il leader più giovane dai tempi di Napoleone Bonaparte.

Il suo movimento, "En marche!" è nato ad aprile 2016 e nel giro di un anno ha ridotto ai minimi termini il consenso dei socialisti diventando il primo partito francese.

Di lui ha scatenato la curiosità dei media la storia d'amore con una donna molto più anziana, Brigitte Trogneux, 64 anni. Storia degna di un film o di un romanzo: ha appena 16 anni il piccolo Macron, quando nella sua Amiens si innamora della maestra di teatro 40enne.

I genitori lo spediscono a Parigi per interrompere la relazione, ma lui promette che un giorno tornerà a sposarla. E lo farà: i due sono sposati dal 2007 e in molti attribuiscono il suo successo politico alla moglie.

Macron da ragazzo voleva fare proprio l'attore, invece ha finito per laurearsi alla Ecole national d'administration.

Nel 2008, ad appena 31 anni, è già banchiere d'affari presso Rothschild.

Nel 2010 diventa dirigente e gestisce una transazione finanziaria da 9 miliardi che lo fa diventare milionario.

Fa i suoi primi passi in politica accanto al presidente uscente François Hollande, nel 2014 diventa ministro dell'Economia nel governo Valls. Ad aprile 2016 fonda "En Marche!", il resto è storia recente. Ama la pittura e le sue idee politiche sono agli antipodi con quelle di Marine Le Pen: europeista convinto, ultraliberale e sostenitore della globalizzazione.
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