Stop alla condanna a morte, in Iran, per i reati legati alla produzione e allo spaccio di droga.

Lo ha deciso oggi il Parlamento di Teheran, che ha così convertito la pena capitale in ergastolo.

La modifica, ha spiegato il deputato Hassan Norouzi, portavoce della Commissione parlamentare per gli affari di giustizia, riguarda "coloro che producono, distribuiscono, trattano o importano farmaci nocivi purché non abbiano utilizzato armi di qualsiasi tipo".

Alla base della decisione, uno studio analizzato dalla Commissione secondo il quale le esecuzioni, portate a termine tramite impiccagione, non avevano avuto alcun effetto deterrente.

"Vogliamo trovare una punizione più efficace che ci permetta di prendere in considerazione la sostituzione dell'esecuzione", aveva detto il ministro della Giustizia, Mostafa Pourmohammadi, e aveva però aggiunto che la pena di morte dovesse essere in ogni caso mantenuta per la "gente corrotta".
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