Dopo una vigilia nel silenzio, i francesi sono stati chiamati al voto per il primo turno delle elezioni presidenziali, e secondo la più recente proiezione di Kantar Sofres-Onepoint per Le Figaro il candidato di En Marche Emmanuel Macron avrebbe raggiunto il 23,8% dei voti, contro il 21,7% della leader

del Front National Marine Le Pen. Terzo il candidato di destra François Fillon con il 19,8%, quarto Jean-Luc Mélenchon, di "France Insoumise", con il 19,2%. Il socialista Benoit Hamon si fermerebbe al 6,5%.

I primi due andrebbero quindi al ballottaggio, in programma il 7 maggio.

E subito i manifestanti anti Le Pen sono scesi in strada a Place de la Bastille, a Parigi, per protestare contro la leader di Front National, dando vita a scontri con le forze dell'ordine.

Gongola invece Macron, che dopo aver visto i primi risultati ha detto: "Oggi è stata scritta una pagina storica nella vita politica della Francia".

Il leader di "En Marche" incassa l'appoggio dei socialisti e repubblicani in vista del ballottagio: Benoit Hamon e il primo ministro Bernard Cazeneuve hanno invitato gli elettori a puntare su Macron, così come ha fatto François Fillon.

Seggi chiusi per un voto, la cui vigilia è stata condizionata dai timori per la sicurezza, con lo spettro di nuovi attentati che aleggia sul Paese, e la possibilità che l'attacco di giovedì agli Champs-Elysées parigini abbia un impatto sul risultato.

L'AFFLUENZA - Il dato sull'affluenza finale al primo turno delle presidenziali in Francia si attesterebbe intorno all'80%. Questa è la stima di Ifop-Fiducial quando mancavano pochi minuti alla chiusura delle urne in tutto il Paese.

Alle 17 l'affluenza era del 69,42 per cento secondo i dati del ministero dell'Interno. Un dato in calo rispetto al 2012, quando la partecipazione alla stessa ora era stata del 70,59 per cento, mentre nel 2007 del 73,87 per cento.

ASTENSIONISMO AL 20 PER CENTO - Il dato finale sull'astensione al voto sarà probabilmente intorno al 20%, in linea con quello di cinque anni fa, secondo due sondaggi pubblicati oggi, mentre altre fonti parlano del 23% registrato alla chiusura dei primi seggi dopo le ore 19.

L'ALLERTA DEGLI 007 - Una circolare segreta dei servizi francesi, pubblicata dal quotidiano "Le Parisien", mette al primo posto fra i rischi previsti "la minaccia jihadista".

Nei seggi, considerati i luoghi più vulnerabili, si definisce "indispensabile la presenza della polizia all'apertura", con un contatto permanente anche "nelle prefetture e nei luoghi di spoglio".

Altro rischio previsto, "violenze urbane per raduni più o meno importanti dopo l'annuncio dei risultati".

LA PROTESTA DELLE FEMEN AL SEGGIO

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