Quando le guardie giurate gli hanno chiesto di far vedere cosa avesse sotto il giaccone, don Onofrio Serra ha abbassato lo sguardo e chiesto scusa. Ha immediatamente tirato fuori, restituendoli, tre rubinetti, una chiave inglese e altri strumenti da lavoro portati via, senza pagarli (circa 60 euro di valore), dal Bricocenter del centro commerciale Auchan di Santa Gilla. Per il sacerdote, 78 anni, parroco di San Giorgio Martire, a Sestu, è arrivata l'inevitabile denuncia alla Procura per tentato furto. Don Onofrio, alle prese negli ultimi mesi con qualche problema di salute, in passato è finito più volte al centro delle cronache.

LE ACCUSE - L'episodio è avvenuto ieri mattina davanti agli occhi di diversi curiosi. La scena delle guardie giurate che si sono avvicinate all'anziano sacerdote, chiedendogli di seguirlo, è stata notata da molti. Così come il successivo intervento dei carabinieri. Secondo le accuse, il parroco si sarebbe presentato alla cassa con alcuni oggetti. Ha pagato e si è diretto verso l'uscita di Bricocenter. I vigilantes avevano però notato gli atteggiamenti sospetti del sacerdote. Lo hanno seguito e fermato. "Ha pagato tutto?". La domanda è bastata per far confessare subito il parroco. Le scuse sono state immediate, così come la restituzione dei sette oggetti portati via senza che fossero stati pagati. Sembra che il sacerdote non avesse con sé molti soldi. Avrebbe così deciso, forse anche perché in stato confusionale, di nascondere sotto il giaccone la merce che non avrebbe potuto pagare. I militari, intervenuti dopo la chiamata dal punto vendita all'interno del centro commerciale, hanno proceduto con la segnalazione alla Procura del prelato per il tentato furto della merce che forse sarebbe servita per i locali della parrocchia. Un gesto difficile da comprendere, dettato forse dalla attuale situazione di salute del sacerdote.

IL SILENZIO - Ieri non è stato possibile raccogliere la versione del parroco: sembra abbia avuto un malore ed è stato preso in cura da alcune persone della parrocchia. Un anno fa don Onofrio era salito agli onori della cronaca per non aver voluto battezzare il bambino di una coppia non sposata perché non aveva concesso il nullaosta al padrino, convivente e non sposato. Sempre nel 2016 aveva lasciato sconcertati i fedeli per alcune frasi pronunciate durante l'omelia su un ex politico di Sestu, morto da pochi giorni. Nel 2014 era stato incolpato di aver schiaffeggiato un ragazzino ("Al massimo gli ho dato un buffetto perché mi ha pesantemente mancato di rispetto", aveva detto il prete) mentre nel 2012 era stato ingiustamente accusato di aver negato la chiesa per i funerali di un giovane, ritenuto omosessuale: una bufala, una calunnia che aveva creato non pochi problemi a don Onofrio.

Matteo Vercelli

L'intervista a don Onofrio su L'Unione Sarda in edicola
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