Il turista digitale va veloce, l'offerta non riesce a stare al passo.

"Nell'Isola la situazione è un po' migliorata negli ultimi anni, ma c'è ancora tanto da fare, sia da parte delle imprese private, sia sul pubblico, tra Comuni, territori, consorzi", spiega Giacomo Del Chiappa, docente di economia e management del turismo all'Università di Sassari.

"Il 93% dei turisti cerca informazioni anche attraverso le recensioni, e il 53% non sceglie una struttura se non trova le valutazioni degli altri utenti. Quindi, chi trascura questo aspetto, perde tantissime opportunità".

LA RICERCA - Il viaggiatore trascorre molto tempo in Rete - per l'ispirazione, la ricerca, le prenotazioni prima della partenza e durante la vacanza, la condivisione delle esperienze, il bilancio al rientro - ma, certifica l'Osservatorio sull'innovazione del Politecnico di Milano (la ricerca è stata presentata a Cagliari) la metà circa delle attività ricettive e della ristorazione non è sui portali Internet che raccolgono le recensioni degli utenti, non invita i clienti a pubblicare i loro giudizi e spesso non risponde a recensioni negative che rischiano di influenzare pesantemente chi sta pianificando una vacanza.

Promozione online non è soltanto avere un sito seducente e curato, significa essere sui social, interagire con gli utenti, mandare newsletter, sapere chi sono i potenziali clienti e cosa cercano.

LE STRUTTURE - "La capacità di presidiare i canali digitali dipende dal settore e dai canali stessi», prosegue Del Chiappa, «in linea di massima nelle aziende grandi, negli alberghi di catena, per esempio, c'è almeno una persona dedicata al digitale, nelle piccole e medie strutture invece è facile che manchi".

LE CANTINE - Continua: "Per non parlare di tutto quello che ruota intorno, penso ad esempio all'enogastronomia: sulla base di uno studio che ho fatto su un campione di 115 cantine sarde, il 65% ha un sito internet, il 48% una FanPage di Facebook e solo l'11% ha recensioni su Tripadvisor, dimostrando così una scarsa pro-attività a governare uno dei principi base del social media marketing, quello di incentivare i visitatori a postare recensioni".

LE ANALISI - "Il mercato digitale rappresenta un quinto del mercato turistico, cresce con tassi del 20% e vale 10 miliardi di euro a livello nazionale".

Chicco Porcu è il coordinatore del primo master per "Digital marketing manager" per i servizi turistici dell'Isola (vedere articolo sotto), che "nasce da una serie di analisi di mercato e dalla consapevolezza delle imprese sarde che non si può rimanere indietro", sottolinea.

"La carenza si registra negli hotel medio-piccoli, quelli da quaranta stanze in giù (dove spesso il direttore non è un manager ma un componente della famiglia proprietaria) che magari si affidano a Booking, Expedia, o altre online travel agency che ti prendono per la gola. Dunque, non bisogna solo essere presenti su Internet, ma governare autonomamente la propria strategia commerciale".

I PORTI - Franco Cuccureddu, sindaco di Castelsardo e presidente della Rete dei porti, sottolinea: "L'ideale sarebbe avere una piattaforma Sardegna di vendita. Noi abbiamo il progetto Coesa (Corsica&Sardinia Sealand Network) finanziato con fondi Ue: realizzeremo un sistema comune tra le due Isole per la prenotazione online nei singoli scali dei posti barca e dei servizi al diportista, e un calendario di attività, dal noleggio bici, moto e auto allo shopping tecnico, dalla possibilità di dormire vicino al porto all'acquisto cambusa di prodotti locali".
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