La giornata buona dei rossoblù si è giocata in due tempi: prima il Suap ha dato il via libera alla perimetrazione dell'area parcheggi in cui sorgerà lo stadio provvisorio e poi la Giunta regionale ha deciso che in fatto di valutazione ambientale può bastare così.

IL PAESAGGIO - Vale a dire che, come proposto dall'assessore all'Ambiente Donatella Spano, non sarà necessario che i tecnici dell'ufficio paesaggistico eseguano un nuovo sopralluogo e diano un altro parere sugli effetti che l'impianto temporaneo avrà sul paesaggio. Non si tratta ancora della posa della prima pietra, ma è comunque un'accelerazione decisiva per la costruzione di quella che per tre anni sarà la casa del Cagliari in attesa che il nuovo stadio Sant'Elia venga completato, nel 2020.

OPERAI AL LAVORO - Andando con ordine. Ieri lo sportello unico comunale per le attività produttive ha dato seguito al trasferimento nelle mani della società sportiva delle aree avvenuto solo tre giorni fa.

Martedì mattina, infatti, i funzionari comunali avevano consegnato al Cagliari Calcio l'area dei parcheggi. Solo ieri è stato depositato il parere favorevole "ai lavori di perimetrazione parziale dell'area di cantiere e di sistemazione delle aree contermini da destinarsi a parcheggio e ad aree di stallo per i venditori ambulanti, preliminare alla successiva definizione della Duaap (dichiarazione autocertificativa unica per la realizzazione di un intervento) relativa all'intervento edilizio per la realizzazione dell'impianto sportivo provvisorio".

Gli operai hanno potuto così segnare il perimetro all'interno del quale dovranno iniziare i lavori attraverso il posizionamento di otto barriere, in attesa del sopralluogo della Commissione per il pubblico spettacolo che mercoledì dovrà verificare che l'impianto risponda alle disposizioni di legge per i luoghi che possono ospitare più di cinquemila spettatori.

VOTO IN GIUNTA - Dopo aver incassato il via libera dell'ufficio comunale, nel pomeriggio è arrivato anche il voto positivo della giunta regionale. Su richiesta dell'assessore Donatella Spano, la squadra del presidente Francesco Pigliaru riunita a Villa Devoto ha deciso di "non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione d'impatto ambientale il progetto relativo allo stadio provvisorio".

Un bel risparmio di tempo per la società del presidente Tomaso Giulini che, però, mantenendo un atteggiamento prudente, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma di far trapelare solo "l'ottimismo e l'apprezzamento per la collaborazione degli enti coinvolti".

La costruzione della struttura provvisoria ha avuto bisogno anche di un passaggio in Consiglio comunale con il voto di una variante al Puc: il sì dell'Aula è arrivato alla fine di febbraio e da quel momento la pratica ha viaggiato veloce tra gli uffici di Comune e Regione fino al doppio via libera incassato ieri.

L'IMPIANTO - Nelle prossime settimane dunque inizieranno i lavori che consentiranno di realizzare l'impianto temporaneo che avrà una capienza di 16.233 posti così divisi: 3.232 prenderanno posto nella tribuna principale, 4.384 saranno in curva Nord, 3.889 nei Distinti, 4.313 nella Sud e 415 verranno riservati agli ospiti.

Non solo, la struttura sarà dotata di un'area skybox e una zona hospitality, oltre a un percorso interattivo-museale dedicato al Cagliari Calcio.

POSTI A SEDERE - Il progetto prevede posti dedicati ai tifosi disabili che troveranno spazio nelle prime file dei Distinti e della Curva Sud.

Le loro postazioni a circa otto metri dal terreno di gioco non avranno ringhiere e saranno protette con dei pannelli in plexiglass.

Una miniatura del nuovo stadio Sant'Elia che sorgerà poco più in là e che - nei piani della società - dovrebbe essere pronto per festeggiare i cento anni del Cagliari Calcio con una struttura modernissima che potrà ospitare fino a 23 mila spettatori.
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