Primo sì della Camera alla legge sul testamento biologico, la norma sul consenso anticipato dei trattamenti sanitari.

La proposta è stata approvata con 326 voti a favore, 37 contrari e 4 astenuti.

A guidare i sì sono stati Pd e M5S.

Sul fronte del no: Lega Nord, Alternativa popolare e Fratelli d'Italia (con alcune defezioni).

Ora il testo, come previsto dall'iter costituzionale, passa al Senato.

Il ddl è in discussione dal 2013. Rinviato più volte, ha subito un'accelerazione dopo il caso di dj Fabo e l'impegno dell'Associazione Luca Coscioni.

LE REAZIONI - Immediate le reazioni politiche. "È un atto di civiltà - ha commentato il gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera -. Adesso la parola passa al Senato che può davvero scrivere una pagina storica".

"Un importante passo avanti", ha scritto su Facebook Roberto Speranza, leader di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista.

CAPPATO: "BASTA RITARDI" - "Chiediamo ora l'immediata discussione al Senato - dicono Filomena Gallo e Marco Cappato - senza cedere alle manovre di chi vuole ritardare il passaggio sperando nella fine della legislatura".

I due, in rappresentanza dell'Associazione Luca Coscioni, chiedono anche che i senatori migliorino il ddl, con l'eliminazione di alcuni passaggi burocratici.

AREA CATTOLICA - "Noi ci siamo opposti con tutte le nostre forze - riportano in una nota congiunta alcuni deputati di area cattolica. Questa legge vuole fare entrare nel nostro ordinamento giuridico l'eutanasia, e nel modo più barbaro: la morte per fame e per sete".

"La battaglia - concludono - non è finita".
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