La Nuova 554, nel tratto davanti a Terra mala, è ferma da due anni. Bloccata prima da un crollo, poi da un'inchiesta della procura, poi da altri smottamenti. La Nuova 195, pensata trent'anni fa e appaltata nel 2013 dopo una lunghissima e penosa gestazione, procede così a rilento che dopo numerosi solleciti all'Anas la Regione ha chiesto l'intervento dei magistrati. Come aveva fatto per due lotti della Sassari-Olbia. Altri giudici, quelli del Tar Sardegna, pochi giorni fa hanno annullato l'aggiudicazione di un lotto della strada che dovrebbe collegare le due città più importanti del Nord Sardegna: «Appalto illogico», hanno sentenziato dopo aver preso atto che aggiudicarsi una gara con un ribasso dell'83% può avere qualche seria controindicazione. E che dire dell'Orientale sarda, con almeno due cantieri bloccati.

Pochi esempi, solo gli ultimi, funzionali al racconto di una Sardegna che non riesce a rompere nemmeno il suo isolamento interno, condannata a una perenne rincorsa di condizioni infrastrutturali appena dignitose.

IN CAMPO DUE MILIARDI Eppure a correre sulle strade dell'Isola ci sono circa due miliardi di euro. Una cifra che consentirebbe di migliorare le strade con effetti positivi in tutti i settori dell'economia, turismo compreso. Che cosa ci frena? Anziché attivare procedure per spenderli meglio e più rapidamente abbiamo fatto il contrario: l'Anas - accusa l'assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda - «ha centralizzato tutto rendendo inefficiente il sistema». Poi è arrivato il contestato nuovo codice degli appalti, del quale peraltro mancano ancora alcuni decreti attuativi. Poi è entrato in vigore il bilancio armonizzato per gli enti locali, che si è rivelato un nemico degli investimenti. Inoltre è cambiato il sistema delle autorizzazioni nell'ambito del quale agiscono poteri equiordinati ciascuno dei quali ha facoltà di veto sull'altro. A ciò si aggiungono i contenziosi (l'impresa che arriva seconda fa sempre ricorso), le inchieste delle procure (un lotto della Sassari-Olbia è stato a lungo bloccato da un'interdittiva per mafia ai danni dell'impresa che si è aggiudicata l'appalto) e, spesso, le difficoltà delle imprese che per aggiudicarsi gli appalti ribassano eccessivamente gli importi salvo poi avere difficoltà a completare le opere.

IL CALENDARIO In questo contesto l'Anas ostenta ottimismo. «A fine giugno aprirà al traffico il tratto della nuova statale 554 franato», ha confermato ieri la società. «Fra giugno e luglio sarà transitabile anche parte della nuova 195, fra Cagliari e Pula, nel tratto compreso tra l'attuale quattro corsie di competenza del Cacip e l'ingresso a Pula, circa sei chilometri nei quali si trovano un viadotto ed un cavalcavia. Il completamento del tratto tra Capoterra e Sarroch, invece, è previsto per la fine del 2018».

CONTESTAZIONI «A luglio», prosegue il gestore delle strade, «verrà aperto al traffico il lotto 9 della Sassari-Olbia, tra la città e l'aeroporto Costa Smeralda. A fine 2017 il lotto 3 nel territorio di Oschiri per 11,9 chilometri e nel 2018 il lotto 6 per 6,4 chilometri tra Berchidda e Monti. Da fine aprile altri 14 chilometri della statale 131 Carlo Felice, tra il chilometro 32 e il 46, saranno percorribili a 110 km/h nel tratto di Sanluri. Da giugno, poi, saranno avviati i lavori di manutenzione del'asfalto a nord di Oristano, sugli incroci a raso è in corso la progettazione esecutiva per la risoluzione dei punti critici della 131. L'11 aprile», informa ancora l'Anas, «sono stati consegnati i lavori del primo lotto della statale 125 fra Tertenia e San Priamo. Già avviato il cantiere tra Barisardo-Cea e Tortolì, consegnato a febbraio e oggetto di bonifica bellica e di una prima movimentazione terra». «È un finto cantiere», ha attaccato nei giorni scorsi Paolo Stochino, consigliere comunale di Tortolì.

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