"Io correrò per me e arriverò al traguardo", aveva detto. E Monica Bardino, 42 anni, algherese, ha mantenuto la promessa. Ha concluso la gara più dura del mondo, la Marathon des Sables: 256 chilometri nel deserto del Marocco, tra caldo, sabbia, vesciche e ferite profonde ai piedi.

Su 1300 atleti provenienti da tutto il mondo si è classificata intorno alla 700^ posizione, mentre nella categoria veterane ha conquistato il 111° posto. Un sogno che si realizza. Monica Bardino, tra l'altro, è partita rispetto agli altri con un deficit. Ha un rene che funziona poco e male, e questa insufficienza non le ha permesso di mangiare tanti alimenti che si dovevano portare in gara. Ha invece usato prodotti sardi: bottarga e birra.

Prodotti proteici i primi e ricchi di carboidrati i secondi. Fonti naturali di energia che le hanno permesso di sostenere in autonomia la competizione, insieme alla frutta secca, senza il bisogno di cibi liofilizzati usati dalla stragrande maggioranza degli atleti. Una strategia vincente, studiata nei dettagli.

Con il cuore sempre rivolto alla famiglia e alla sua città che l'hanno sostenuta ogni giorno, sino all'ultima tappa.
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